L’articolo ricostruisce i principali percorsi di ricerca sulla storia della Sicilia d’età moderna (XVI-XIX secolo) sviluppati tra gli anni Cinquanta del Novecento e il primo decennio del nostro secolo. La prima parte del contributo è dedicata a quella fase di svolta che va dalla pubblicazione di Risorgimento in Sicilia di Rosario Romeo (1950) fino al 1984-1987, anni in cui Giuseppe Giarrizzo, Maurice Aymard e Francesco Renda pubblicavano tre importanti volumi sulla storia dell’isola. In questa fase la nuova storiografia pone in maniera forte la questione della infondatezza di una storia “siculocentrica” incentrata sul concetto di “popolo-nazione” siciliano e, allo stesso tempo, cerca di unire più saldamente, a livello sovra-regionale, la storia dell’isola con quella del Mezzogiorno, dell’Italia e, misurandosi con la grande thèse di Braudel, del Mediterraneo. La seconda parte del contributo è dedicata agli studi e alle ricerche condotte fino al 2014. Caratterizzati da una entusiastica apertura a nuove tematiche, questi studi hanno delineato sempre più l’immagine di un’isola aperta, terra di uomini e di città; una Sicilia che non è colonia né periferia, ma che, al contrario, è inserita in una condizione interattiva e dialettica all’interno delle strutture statuali delle quali, nel corso dei secoli, si è trovata a far parte (Madrid, Torino, Vienna, Napoli, ecc.).

The Historiography on Early Modern Age Sicily between the 20th and 21st Centuries

Militello Paolo Maria
2016-01-01

Abstract

L’articolo ricostruisce i principali percorsi di ricerca sulla storia della Sicilia d’età moderna (XVI-XIX secolo) sviluppati tra gli anni Cinquanta del Novecento e il primo decennio del nostro secolo. La prima parte del contributo è dedicata a quella fase di svolta che va dalla pubblicazione di Risorgimento in Sicilia di Rosario Romeo (1950) fino al 1984-1987, anni in cui Giuseppe Giarrizzo, Maurice Aymard e Francesco Renda pubblicavano tre importanti volumi sulla storia dell’isola. In questa fase la nuova storiografia pone in maniera forte la questione della infondatezza di una storia “siculocentrica” incentrata sul concetto di “popolo-nazione” siciliano e, allo stesso tempo, cerca di unire più saldamente, a livello sovra-regionale, la storia dell’isola con quella del Mezzogiorno, dell’Italia e, misurandosi con la grande thèse di Braudel, del Mediterraneo. La seconda parte del contributo è dedicata agli studi e alle ricerche condotte fino al 2014. Caratterizzati da una entusiastica apertura a nuove tematiche, questi studi hanno delineato sempre più l’immagine di un’isola aperta, terra di uomini e di città; una Sicilia che non è colonia né periferia, ma che, al contrario, è inserita in una condizione interattiva e dialettica all’interno delle strutture statuali delle quali, nel corso dei secoli, si è trovata a far parte (Madrid, Torino, Vienna, Napoli, ecc.).
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MILITELLO HISTORIOGRAPHY SICILY Mediterranea-ricerche storiche, n. 36, aprile 2016.pdf

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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/38912
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