Lo scritto si propone di delineare una distinzione teorica tra i “precedenti” del Consiglio di Stato e i “precedenti” dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, evidenziando come questi ultimi, al di là della efficacia “propria” che le disposizioni del codice del processo amministrativo gli attribuiscono, si caratterizzino per essere resi all’esito di un «procedimento» del tutto peculiare, la cui “attivazione” non è nella disponibilità delle parti processuali e i cui esiti risultano fondamentalmente ultronei alle vicende del processo. Ricostruita all’interno di questa innovativa dinamica procedimentale la funzione dei precedenti dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, si propongono soluzioni originali in tema di partecipazione alla formazione di queste decisioni e di mutamento di quelle in precedenza rese.
Note minime in tema di (continuità e) impersonalità delle decisioni dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato
GIOVANNI FABIO LICATA
2018-01-01
Abstract
Lo scritto si propone di delineare una distinzione teorica tra i “precedenti” del Consiglio di Stato e i “precedenti” dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, evidenziando come questi ultimi, al di là della efficacia “propria” che le disposizioni del codice del processo amministrativo gli attribuiscono, si caratterizzino per essere resi all’esito di un «procedimento» del tutto peculiare, la cui “attivazione” non è nella disponibilità delle parti processuali e i cui esiti risultano fondamentalmente ultronei alle vicende del processo. Ricostruita all’interno di questa innovativa dinamica procedimentale la funzione dei precedenti dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, si propongono soluzioni originali in tema di partecipazione alla formazione di queste decisioni e di mutamento di quelle in precedenza rese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.