«Mediterranea» è la rivista che nel 1929 consacra ufficialmente Armand Godoy come poeta, erede della tradizione simbolista e discepolo di Baudelaire e Verlaine. La raccolta Triste et Tendre viene pubblicata a Parigi nel 1927, con una prefazione di Jean Royère. I suoi riferimenti culturali appaiono d’emblée: Nau e Baudelaire, al primo dedica la meditazione sulla sua tomba ai Tropici, al secondo la stele conclusiva. La potenzialità della partitura musicale accompagna nelle composizioni il tema del Nostos, del viaggio che innesca la nostalgia del ritorno. Triste et Tendre contiene già in nuce, anche se ancora non del tutto controllate, le potenzialità della futura poliritmia, delle struggenti ‘correspondances’ e delle magnifiche orchestrazioni formali del Carnaval de Schumann di poco successivo. Dall’isola di Trinacria, Gesualdo Bufalino, interprete originale delle Fleurs du mal, fortemente legato alla propria terra e spinto dal desiderio dell’altrove, si misura con la traduzione di Printemps, tratto da Triste et Tendre. La riscrittura di Bufalino ci fa inoltrare in un universo dalle tinte forti e decise, dalle immagini cupe e decadenti. Dalla sua visione scompare il ciclo di rinascita, connotato dalla Primavera che istilla nuove energie e stati di ebrezza; appare invece la stagione estiva che brucia, consuma e lacera.
Tradurre Armand Godoy: Printemps e la versione di Gesualdo Bufalino
RIZZO, Concettina
2014-01-01
Abstract
«Mediterranea» è la rivista che nel 1929 consacra ufficialmente Armand Godoy come poeta, erede della tradizione simbolista e discepolo di Baudelaire e Verlaine. La raccolta Triste et Tendre viene pubblicata a Parigi nel 1927, con una prefazione di Jean Royère. I suoi riferimenti culturali appaiono d’emblée: Nau e Baudelaire, al primo dedica la meditazione sulla sua tomba ai Tropici, al secondo la stele conclusiva. La potenzialità della partitura musicale accompagna nelle composizioni il tema del Nostos, del viaggio che innesca la nostalgia del ritorno. Triste et Tendre contiene già in nuce, anche se ancora non del tutto controllate, le potenzialità della futura poliritmia, delle struggenti ‘correspondances’ e delle magnifiche orchestrazioni formali del Carnaval de Schumann di poco successivo. Dall’isola di Trinacria, Gesualdo Bufalino, interprete originale delle Fleurs du mal, fortemente legato alla propria terra e spinto dal desiderio dell’altrove, si misura con la traduzione di Printemps, tratto da Triste et Tendre. La riscrittura di Bufalino ci fa inoltrare in un universo dalle tinte forti e decise, dalle immagini cupe e decadenti. Dalla sua visione scompare il ciclo di rinascita, connotato dalla Primavera che istilla nuove energie e stati di ebrezza; appare invece la stagione estiva che brucia, consuma e lacera.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.