Indipendentemente dalle splendide ekfraseis dispiegate nei romanzi, è possibile delineare un ritratto di Vincenzo Consolo critico d’arte, grazie anche ad alcuni dei suoi scritti apparsi su cataloghi, brochures , giornali di recente raccolti dal critico e poeta Miguel Ángel Cuevas, 1 tra i quali figura anche un Autoritratto dello scrittore, una sorta di carme figurato o di calligramma o ancora, secondo la terminologia della teoria visuale di William Mitchell, una image-text, 2 con la quale quasi impercettibilmente e con cruda ironia il s oggetto-ritrattato passa dalla somiglianza con un uovo o una pera o un limone a que lla con una masche ra funerea, per approdare al ritratto fotografico, «che è la morte», come si legge nell’ explicit del componimento poetico: A un Uovo.
(2018) ROSALBA GALVAGNO, Vincenzo Consolo: un critico d’arte sui generis, in «Oblio», Anno VIII, numero 30-31, pp. 27-33.
Rosalba G ALVAGNO;Dario T OMASELLO
2018-01-01
Abstract
Indipendentemente dalle splendide ekfraseis dispiegate nei romanzi, è possibile delineare un ritratto di Vincenzo Consolo critico d’arte, grazie anche ad alcuni dei suoi scritti apparsi su cataloghi, brochures , giornali di recente raccolti dal critico e poeta Miguel Ángel Cuevas, 1 tra i quali figura anche un Autoritratto dello scrittore, una sorta di carme figurato o di calligramma o ancora, secondo la terminologia della teoria visuale di William Mitchell, una image-text, 2 con la quale quasi impercettibilmente e con cruda ironia il s oggetto-ritrattato passa dalla somiglianza con un uovo o una pera o un limone a que lla con una masche ra funerea, per approdare al ritratto fotografico, «che è la morte», come si legge nell’ explicit del componimento poetico: A un Uovo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.