A dieci anni dall’adozione della direttiva 2008/99/CE e alla luce delle opportunita` offerte dal Trattato di Lisbona, il presente contributo mira a rilanciare la riflessione sulle tecniche di tutela e i modelli di incrimi nazione da impiegare per un piu` efficace sistema di protezione dell’ambiente, nell’intento di contribuire a delineare l’assetto di un nuovo strumento di armonizzazione basato sull’Art. 83 (2) TFUE, in grado di rappresentare un reale progresso qualitativo nella tutela del bene in questione. In particolare, dopo aver analizzato gli inputs alla protezione penale dell’ambiente prove-nienti dal livello sovranazionale, l’attenzione si concentrera` sui risultati raggiunti sul fronte dell’adeguamento agli obblighi di tutela promananti dalla direttiva 2008/99/CE in tre diversi Stati Membri dell’Unione – Italia, Spagna e Francia –, al fine di valutare, anche alla luce delle applicazioni giurisprudenziali, eventuali punti di forza e/o limiti dei piu` recenti interventi di riforma della normativa penale ambientale attuati in tali ordinamenti. Gli esiti di tale analisi comparatistica offriranno significativi spunti di riflessione circa la necessita` di proseguire nel percorso di armonizzazione avviato nel 2008, ponendosi quale passaggio essenziale in vista dell’individuazione dei possibili contenuti di un eventuale successivo intervento punitivo dell’Unio ne in materia ambientale.

Spunti di comparazione e nuove prospettive di armonizzazione del diritto penale dell’ambiente: scelte di politica criminale e tecniche di tipizzazione

annalisa lucifora
2019-01-01

Abstract

A dieci anni dall’adozione della direttiva 2008/99/CE e alla luce delle opportunita` offerte dal Trattato di Lisbona, il presente contributo mira a rilanciare la riflessione sulle tecniche di tutela e i modelli di incrimi nazione da impiegare per un piu` efficace sistema di protezione dell’ambiente, nell’intento di contribuire a delineare l’assetto di un nuovo strumento di armonizzazione basato sull’Art. 83 (2) TFUE, in grado di rappresentare un reale progresso qualitativo nella tutela del bene in questione. In particolare, dopo aver analizzato gli inputs alla protezione penale dell’ambiente prove-nienti dal livello sovranazionale, l’attenzione si concentrera` sui risultati raggiunti sul fronte dell’adeguamento agli obblighi di tutela promananti dalla direttiva 2008/99/CE in tre diversi Stati Membri dell’Unione – Italia, Spagna e Francia –, al fine di valutare, anche alla luce delle applicazioni giurisprudenziali, eventuali punti di forza e/o limiti dei piu` recenti interventi di riforma della normativa penale ambientale attuati in tali ordinamenti. Gli esiti di tale analisi comparatistica offriranno significativi spunti di riflessione circa la necessita` di proseguire nel percorso di armonizzazione avviato nel 2008, ponendosi quale passaggio essenziale in vista dell’individuazione dei possibili contenuti di un eventuale successivo intervento punitivo dell’Unio ne in materia ambientale.
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