Le Sezioni Unite, nel dirimere il contrasto interpretativo vertente sui presupposti di attribuzione dell’assegno divorzile, disattendono il criterio dell’indipendenza economica proposto dalla Prima Sezione, ma, condiviso il richiamo di quest’ultima all’attualità, si distaccano anche dal criterio tradizionale del tenore di vita matrimoniale, valorizzando la funzione perequativo-compensativa dell’istituto. La questione induce a interrogarsi sulla funzione dell’assegno divorzile nel modello costituzionale di matrimonio, sulla rilevanza che il principio di parità può avere in sede di individuazione dei criteri attributivi dell’assegno e sulle possibili conseguenze della decisione in commento sul sistema dei rapporti patrimoniali tra i coniugi.
La "nuova" funzione perequativo-compensativa dell'assegno di divorzio
Claudia Benanti
2018-01-01
Abstract
Le Sezioni Unite, nel dirimere il contrasto interpretativo vertente sui presupposti di attribuzione dell’assegno divorzile, disattendono il criterio dell’indipendenza economica proposto dalla Prima Sezione, ma, condiviso il richiamo di quest’ultima all’attualità, si distaccano anche dal criterio tradizionale del tenore di vita matrimoniale, valorizzando la funzione perequativo-compensativa dell’istituto. La questione induce a interrogarsi sulla funzione dell’assegno divorzile nel modello costituzionale di matrimonio, sulla rilevanza che il principio di parità può avere in sede di individuazione dei criteri attributivi dell’assegno e sulle possibili conseguenze della decisione in commento sul sistema dei rapporti patrimoniali tra i coniugi.File | Dimensione | Formato | |
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