Verga, a lungo considerato aedo ispirato della Sicilia o goffo romanziere “mondano”, rivela, a una lettura mirata, una notevole competenza retorica, occultata in una scrittura bifronte, spesso agrammaticale, tesa a sperimentare sempre nuovi linguaggi. Alla base di questa retorica occulta si riconosce un’unica strategia: ripotenziare forma e significato, ora intaccando con lievi o vistose torsioni fonomorfologiche, lessicali o morfosintattiche costrutti usuali, ora azzerandone il senso figurato.
Le «gamme retoriche» del «non grammatico» Verga
ALFIERI, Gabriella
2016-01-01
Abstract
Verga, a lungo considerato aedo ispirato della Sicilia o goffo romanziere “mondano”, rivela, a una lettura mirata, una notevole competenza retorica, occultata in una scrittura bifronte, spesso agrammaticale, tesa a sperimentare sempre nuovi linguaggi. Alla base di questa retorica occulta si riconosce un’unica strategia: ripotenziare forma e significato, ora intaccando con lievi o vistose torsioni fonomorfologiche, lessicali o morfosintattiche costrutti usuali, ora azzerandone il senso figurato.File in questo prodotto:
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