A oltre trent'anni dall'introduzione della legislazione sul contrasto patrimoniale alla criminalità organizzata di tipo mafioso, abbiamo ritenuto di approfondire la conoscenza della figura e del ruolo degli amministratori giudiziari, i professionisti impegnati, per conto dei Tribunali della Prevenzione, nell'amministrazione di beni e società sequestrati o confiscati. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di beni e attività imprenditoriali ritenuti nella disponibilità di persone appartenenti o < > a organizzazioni criminali i cui redditi sono insufficienti a giustificarne la disponibilità o che possano vantarla in conseguenza del rinvestimento di proventi di attività illecite. Il tema, strettamente connesso a quello della gestione e della destinazione dei beni sequestrati e confiscati, è caratterizzato - oltre che da una scarsa attenzione scientifica - da un'informazione in generale concentrata più su aspetti scandalistici che sui reali contenuti dell'attività dell'amministrazione giudiziaria, oppure su singole vicende di cattiva gestione o addirittura di reati commessi dal singolo amministratore giudiziario. La ricerca mira a indagare quale sia il livello di professionalizzazione dell'amministratore giudiziario; osservare il modo in cui gli amministratori giudiziari esercitano la loro attività e se quest'ultima presenti un grado di omogeneità tale da poter ipotizzare l'esistenza di una sfera di competenza condivisa; rilevare, infine, l'orientamento che guida l'azione e la percezione che gli stessi amministratori giudiziari hanno della loro attività in relazione agli altri soggetti istituzionali, rilevando così indicazioni sulla «consistenza» della loro, ventuale, comunità professionale.

Gestire i beni sequestrati e confiscati alla mafia. Una ricerca sugli amministratori giudiziari di Palermo.

G. GIURA
Co-primo
;
2016-01-01

Abstract

A oltre trent'anni dall'introduzione della legislazione sul contrasto patrimoniale alla criminalità organizzata di tipo mafioso, abbiamo ritenuto di approfondire la conoscenza della figura e del ruolo degli amministratori giudiziari, i professionisti impegnati, per conto dei Tribunali della Prevenzione, nell'amministrazione di beni e società sequestrati o confiscati. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di beni e attività imprenditoriali ritenuti nella disponibilità di persone appartenenti o < > a organizzazioni criminali i cui redditi sono insufficienti a giustificarne la disponibilità o che possano vantarla in conseguenza del rinvestimento di proventi di attività illecite. Il tema, strettamente connesso a quello della gestione e della destinazione dei beni sequestrati e confiscati, è caratterizzato - oltre che da una scarsa attenzione scientifica - da un'informazione in generale concentrata più su aspetti scandalistici che sui reali contenuti dell'attività dell'amministrazione giudiziaria, oppure su singole vicende di cattiva gestione o addirittura di reati commessi dal singolo amministratore giudiziario. La ricerca mira a indagare quale sia il livello di professionalizzazione dell'amministratore giudiziario; osservare il modo in cui gli amministratori giudiziari esercitano la loro attività e se quest'ultima presenti un grado di omogeneità tale da poter ipotizzare l'esistenza di una sfera di competenza condivisa; rilevare, infine, l'orientamento che guida l'azione e la percezione che gli stessi amministratori giudiziari hanno della loro attività in relazione agli altri soggetti istituzionali, rilevando così indicazioni sulla «consistenza» della loro, ventuale, comunità professionale.
2016
Sociologia del diritto, criminalità organizzzata, diritto amministrativo, metodologia della ricerca
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/447988
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