I saperi dell’architetto nella propaganda augustea: Vitruvio, Creta e la medicina

The Vitruvian De architectura, treatise in ten books dedicated to Augustus, documents the author’s perfect adherence to the ideological contents of the Augustan propaganda – which founded much of its success not only on territorial conquests but also on public buildings – and presents numerous points of contact with some declarations of intents expressed by Strabo in the Prolegomena to his geographical work. Like the geographer, in fact, even the architect probes the ‘goodness’ of the places – conquered or yet to be conquered – and verifies their housing suitability on the basis of the possession or not of specific requirements. According to Vitruvius, the architect’s vast knowledge had to include – in addition to literature, technical drawing, geometry, physics, arithmetic, history, philosophy, music, law, cosmology and astronomy – also medicine. In particular, the description of some peculiarities of the territory between Gortyn and Knossos offers Vitruvius the opportunity to compare the response of the traditional religion offered by the haruspicy and the rational explanation of the medical experience. It is probable that these scientific data are the result of testimonies directly collected by the architect from some exponent of Cretan medicine active in the Rome of the Caesarian era and the early Augustan age.

Il De architectura vitruviano, trattato in dieci libri dedicato ad Augusto, documenta la perfetta adesione dell’autore ai contenuti ideologici della propaganda augustea – che non solo sulle conquiste territoriali ma anche sull’edilizia pubblica fondava gran parte del proprio successo – e presenta numerosi punti di contatto con talune dichiarazioni di intenti espresse da Strabone nei Prolegomena alla sua opera geografica. Come il geografo, infatti, anche l’architetto saggia la ‘bontà’ dei luoghi – conquistati o ancora da conquistare – e ne verifica l’idoneità abitativa sulla base del possesso o meno di requisiti specifici. Secondo Vitruvio, l’amplissimo bagaglio di conoscenze di un architetto doveva includere – oltre a letteratura, disegno tecnico, geometria, fisica, aritmetica, storia, filosofia, musica, diritto, cosmologia e astronomia – anche la medicina. In particolare, la descrizione di alcune peculiarità del territorio fra Gortina e Cnosso offre a Vitruvio l’opportunità di porre a confronto il responso della religione tradizionale offerto dall’aruspicina e la spiegazione razionale dell’esperienza medica. È probabile che questi dati scientifici siano il frutto di testimonianze direttamente raccolte dall’architetto presso qualche esponente della medicina cretese attivo nella Roma d’epoca cesariana e della prima età augustea.