After Theodosius, relations of Arianism with political power are different from Costantinian age, when emperors supported a competitive Arianism (so with Emperors Constantius and Valens). Under Theoderic, Catholicism was predominant while Arians were outnumbered, in opposition to orthodoxy professed by Roman Catholics. But Arians were not outcasts: new rulers were too Arians and new policy wasn’t ad excludendum Arians. But Arianism isn’t same Gothia, isn’t ethnic and cultural realities. And too Theoderic policy did not build a gothic Arianism. This study analyzes Anonimus Valesianus where arrianus isn’t haereticus.

Oltre un secolo dopo Teodosio, regnante Teoderico l’amalo, i rapporti dell’arianesimo con il potere politico sono cambiati rispetto all’età post Costantino, quando gli imperatori –Costanzo e Valente-appoggiavano la confessione ariana, allora con un potenziale altamente competitivo. Allora, la situazione religiosa registrava un radicamento del cattolicesimo, con gli ariani in condizione di inferiorità numerica e in opposizione all'ortodossia professata dai Romani di fede cattolica. Ma la confessione di fede ariana in Italia, ora fede dei nuovi governanti, non risponde nemmeno a una geografia –strictu e latu sensu- dell'emarginazione. Peraltro, una identità religiosa ariana poteva non coincidere con la Gothia, e l’arianesimo poteva non rappresentare una realtà etnica e culturale esclusiva del popolo di Teoderico. La stessa politica di Teoderico non fu diretta a costruire un legame tra Gothia e arianesimo, a sostenere una identità gotica della chiesa ariana. In un contesto dove Gothus poteva essere sinonimo di arrianus, l’Anonimo Valesiano, uno dei documenti più significativi del periodo, di area cattolica, rappresenta un angolo di visuale interessante: vi si attesta che arrianus non era sinonimo di haereticus e che gli ariani non erano qualificati come tali.

Gli spazi dell’eresia in Italia ai tempi di Teoderico

Sardella, T
2019-01-01

Abstract

After Theodosius, relations of Arianism with political power are different from Costantinian age, when emperors supported a competitive Arianism (so with Emperors Constantius and Valens). Under Theoderic, Catholicism was predominant while Arians were outnumbered, in opposition to orthodoxy professed by Roman Catholics. But Arians were not outcasts: new rulers were too Arians and new policy wasn’t ad excludendum Arians. But Arianism isn’t same Gothia, isn’t ethnic and cultural realities. And too Theoderic policy did not build a gothic Arianism. This study analyzes Anonimus Valesianus where arrianus isn’t haereticus.
2019
Oltre un secolo dopo Teodosio, regnante Teoderico l’amalo, i rapporti dell’arianesimo con il potere politico sono cambiati rispetto all’età post Costantino, quando gli imperatori –Costanzo e Valente-appoggiavano la confessione ariana, allora con un potenziale altamente competitivo. Allora, la situazione religiosa registrava un radicamento del cattolicesimo, con gli ariani in condizione di inferiorità numerica e in opposizione all'ortodossia professata dai Romani di fede cattolica. Ma la confessione di fede ariana in Italia, ora fede dei nuovi governanti, non risponde nemmeno a una geografia –strictu e latu sensu- dell'emarginazione. Peraltro, una identità religiosa ariana poteva non coincidere con la Gothia, e l’arianesimo poteva non rappresentare una realtà etnica e culturale esclusiva del popolo di Teoderico. La stessa politica di Teoderico non fu diretta a costruire un legame tra Gothia e arianesimo, a sostenere una identità gotica della chiesa ariana. In un contesto dove Gothus poteva essere sinonimo di arrianus, l’Anonimo Valesiano, uno dei documenti più significativi del periodo, di area cattolica, rappresenta un angolo di visuale interessante: vi si attesta che arrianus non era sinonimo di haereticus e che gli ariani non erano qualificati come tali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/470398
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