La Corte, il fattore tempo e il battesimo dei nuovi “mille” poteri dello Stato

La Corte Costituzionale sul ruolo riservato al Parlamento come luogo di confronto, mediazione e discussione tra le diverse forze politiche e si basa sull'idea che tutti i rappresentanti devono poter contribuire, cognita causa, alla formazione del testo legislativo. La Camere non si possono ridurre a cabine elettorali dei singoli provvedimenti di legge perchè equivarrebbe a svuotarle del ruolo centrale di formazione della volontà politica. Il Parlamento è la sede in cui appunto si parla, dove avviene lo scambio delle opinioni . E' l'habitat naturale della dialettica e del contraddittorio in cui il dibattito deve svolgersi in maniera pubblica e trasparente per garantire una informazione corretta delle posizioni espresse dei rappresentanti della nazione. Eppure l'approvazione della legge di bilancio attraverso il voto di fiducia su maxi - emendamento riduce fortemente i tempi della discussione parlamentare, finendo per vanificare l'esame in commissione e rendere, nella sostanza impossibile la piena conoscibilità per l'espressione libera e consapevole del voto di ogni singolo parlamentare.