The Catania metropolitan region (Italy) is characterised by an intertwined network of lava fields that shaped the local landscape over the past centuries. Local communities living within this anguished land were adapting to the eruptions risk while trying to find the weak balance among urban settlements, farmlands and lava flows areas. The ancient humans-volcano relationship has been always providing positive effects in terms of anthropogenic transformations well balanced with the natural landscape. Even though, after the Second World War, the mutual monitoring between local community and volcano has started to be interrupted. Increasing urban sprawl and related population growth that occurred to the north of Catania, produced new lowdensity settlements characterised by very poor urban quality and, above all, deeply changed the approach of residents and local administrators to cope with the volcanic risk and its related impacts. This study argues about three main volcanic risk-related topics that have been addressed according to different perspectives: 1) urban growth, across the 1669 lava fields, that has been experienced by the municipalities surrounding the city of Catania; 2) urban sprawl processes that produced, since the 50s-60s, an impressive soil sealing and transformed the traditional rural and lava fields landscape to a new urbanised countryside; 3) institutional ability of policy makers to communicate the volcanic risk-related impacts prevention strategies to the local community.

Il territorio della conurbazione catanese si caratterizza per la presenza di una complessa rete di colate laviche che ha modellato, nel corso dei secoli, il paesaggio etneo. Adattandosi alle eruzioni vulcaniche susseguitesi nel tempo, le comunità locali hanno abitato questo tormentato territorio ricercando costantemente il delicato equilibrio fra insediamento urbano, luoghi della produzione agricola e aree a rischio dei periodici eventi distruttivi. Il rapporto fra uomo e vulcano, in questo plurimillenario dialogo di azione e retroazione, ha sempre restituito esiti virtuosi in termini di trasformazioni antropiche in grande equilibrio con il paesaggio naturale. A partire, però, dal Secondo Dopoguerra si è cominciato a rompere quel reciproco “ascolto” fra comunità insediata e vulcano. La consistente crescita demografica dei Comuni a nord della città di Catania e i disordinati processi di diffusione urbana hanno investito questo territorio producendo nuovi insediamenti a bassa densità e di scarsa qualità ma hanno soprattutto generato un drastico cambiamento nel rapporto delle comunità e degli Enti istituzionali con le questioni legate al rischio vulcanico. Lo studio qui proposto tratterà quindi i tre aspetti fin qui accennati: 1) la crescita demografica dei comuni etnei, con particolare riguardo a quelli strettamente connessi alla città di Catania e che lambiscono le zone interessate dall’eruzione del 1669; 2) la descrizione dei processi di espansione urbana che, soprattutto a partire dagli anni 50-60, hanno determinato un eccessivo consumo di suolo trasformando il paesaggio rurale etneo in campagna urbanizzata nonostante l’elevato rischio vulcanico; 3) la capacità di comunicazione istituzionale in tema di prevenzione del rischio vulcanico da parte delle Amministrazioni comunali.

Riflessioni sul rischio vulcanico nei paesaggi lavici antropizzati della regione dell’Etna

CANNIZZARO, SALVATORE;Danese Antonio
;
Privitera Riccardo
2020-01-01

Abstract

The Catania metropolitan region (Italy) is characterised by an intertwined network of lava fields that shaped the local landscape over the past centuries. Local communities living within this anguished land were adapting to the eruptions risk while trying to find the weak balance among urban settlements, farmlands and lava flows areas. The ancient humans-volcano relationship has been always providing positive effects in terms of anthropogenic transformations well balanced with the natural landscape. Even though, after the Second World War, the mutual monitoring between local community and volcano has started to be interrupted. Increasing urban sprawl and related population growth that occurred to the north of Catania, produced new lowdensity settlements characterised by very poor urban quality and, above all, deeply changed the approach of residents and local administrators to cope with the volcanic risk and its related impacts. This study argues about three main volcanic risk-related topics that have been addressed according to different perspectives: 1) urban growth, across the 1669 lava fields, that has been experienced by the municipalities surrounding the city of Catania; 2) urban sprawl processes that produced, since the 50s-60s, an impressive soil sealing and transformed the traditional rural and lava fields landscape to a new urbanised countryside; 3) institutional ability of policy makers to communicate the volcanic risk-related impacts prevention strategies to the local community.
2020
979-12-800640-2-8
Il territorio della conurbazione catanese si caratterizza per la presenza di una complessa rete di colate laviche che ha modellato, nel corso dei secoli, il paesaggio etneo. Adattandosi alle eruzioni vulcaniche susseguitesi nel tempo, le comunità locali hanno abitato questo tormentato territorio ricercando costantemente il delicato equilibrio fra insediamento urbano, luoghi della produzione agricola e aree a rischio dei periodici eventi distruttivi. Il rapporto fra uomo e vulcano, in questo plurimillenario dialogo di azione e retroazione, ha sempre restituito esiti virtuosi in termini di trasformazioni antropiche in grande equilibrio con il paesaggio naturale. A partire, però, dal Secondo Dopoguerra si è cominciato a rompere quel reciproco “ascolto” fra comunità insediata e vulcano. La consistente crescita demografica dei Comuni a nord della città di Catania e i disordinati processi di diffusione urbana hanno investito questo territorio producendo nuovi insediamenti a bassa densità e di scarsa qualità ma hanno soprattutto generato un drastico cambiamento nel rapporto delle comunità e degli Enti istituzionali con le questioni legate al rischio vulcanico. Lo studio qui proposto tratterà quindi i tre aspetti fin qui accennati: 1) la crescita demografica dei comuni etnei, con particolare riguardo a quelli strettamente connessi alla città di Catania e che lambiscono le zone interessate dall’eruzione del 1669; 2) la descrizione dei processi di espansione urbana che, soprattutto a partire dagli anni 50-60, hanno determinato un eccessivo consumo di suolo trasformando il paesaggio rurale etneo in campagna urbanizzata nonostante l’elevato rischio vulcanico; 3) la capacità di comunicazione istituzionale in tema di prevenzione del rischio vulcanico da parte delle Amministrazioni comunali.
Volcano Etna, urban settlements, urban growth, urbanised countryside, volcanic risk
Vulcano Etna, Insediamenti, Demografia, Campagna urbanizzata, Rischio vulcanico
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