Naturalmente vocata alla rappresentazione di spazi chiusi, la scrittura di Goliarda Sapienza si confronta en plein air con la narrazione della propria città natale nel romanzo Io, Jean Gabin, avviato alla fine degli anni Settanta ma pubblicato nel 2010, all’interno del quale il quartiere casbah che fa da scenario alla vicenda dell’io autobiografico viene costantemente trasfigurato sulla scorta dei diversi paesaggi urbani dalla protagonista conosciuti al cinematografo, grazie alla visione dei film di Jean Gabin. Il registro realistico, che sembrerebbe naturalmente attagliarsi alla descrizione di un contesto degradato e malfamato come quello della Civita catanese del ventennio, cede così il posto alla raffigurazione di una città favolosa e a tratti magica, debitrice delle fantasticherie del giovane personaggio femminile non meno che delle suggestioni delle pellicole degli anni Trenta interpretate dall’attore francese, amato da Goliarda bambina di un amore identificativo che la guida nell’attraversamento dei vicoli e degli anfratti della sua città-casbah.

La città-casbah di Goliarda-Jean Gabin

Marina Paino
2020-01-01

Abstract

Naturalmente vocata alla rappresentazione di spazi chiusi, la scrittura di Goliarda Sapienza si confronta en plein air con la narrazione della propria città natale nel romanzo Io, Jean Gabin, avviato alla fine degli anni Settanta ma pubblicato nel 2010, all’interno del quale il quartiere casbah che fa da scenario alla vicenda dell’io autobiografico viene costantemente trasfigurato sulla scorta dei diversi paesaggi urbani dalla protagonista conosciuti al cinematografo, grazie alla visione dei film di Jean Gabin. Il registro realistico, che sembrerebbe naturalmente attagliarsi alla descrizione di un contesto degradato e malfamato come quello della Civita catanese del ventennio, cede così il posto alla raffigurazione di una città favolosa e a tratti magica, debitrice delle fantasticherie del giovane personaggio femminile non meno che delle suggestioni delle pellicole degli anni Trenta interpretate dall’attore francese, amato da Goliarda bambina di un amore identificativo che la guida nell’attraversamento dei vicoli e degli anfratti della sua città-casbah.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/499248
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