Tra i grandi flagelli che hanno colpito a più riprese l’umanità sin da tempi assai remoti, la peste rimane quello maggiormente spaventoso per la portata della sua virulenza, per il numero elevato delle sue vittime. Nell’analisi storica del fenomeno, la Sicilia può fornire risposte particolarmente interessanti. Rimane significativo il ruolo giocato, nel Cinquecento, dal protomedico Giovanni Filippo Ingrassia durante l’epidemia di peste scoppiata a Palermo. Ugualmente significativa è la pratica devozionale che, a più riprese, contraddistingue l’atteggiamento popolare di fronte all’emergenza. In un momento storico come quello attuale, l’argomento in questione assume contorni di straordinaria e drammatica attualità.
La peste in Sicilia in età moderna, tra scienza e devozione
Frasca Elena
2020-01-01
Abstract
Tra i grandi flagelli che hanno colpito a più riprese l’umanità sin da tempi assai remoti, la peste rimane quello maggiormente spaventoso per la portata della sua virulenza, per il numero elevato delle sue vittime. Nell’analisi storica del fenomeno, la Sicilia può fornire risposte particolarmente interessanti. Rimane significativo il ruolo giocato, nel Cinquecento, dal protomedico Giovanni Filippo Ingrassia durante l’epidemia di peste scoppiata a Palermo. Ugualmente significativa è la pratica devozionale che, a più riprese, contraddistingue l’atteggiamento popolare di fronte all’emergenza. In un momento storico come quello attuale, l’argomento in questione assume contorni di straordinaria e drammatica attualità.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
244-737-1-PB.pdf
accesso aperto
Dimensione
3.58 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.58 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.