In un presente scosso dalla pandemia e minacciato dalle catastrofi ecologiche e umanitarie, è utile volgere lo sguardo alla lezione di Fortini, alla sua critica serrata ed epigrammatica, alla sua postura poetica sorretta da un vibrante e ispirato profetismo. In Foglio di via e altri versi, la sua prima raccolta poetica, in particolare, siamo messi di fronte a una dimensione del tempo aperta e non lineare, in cui le figure dell’attesa e della veglia rappresentano emblemi di una tensione apocalittica che, calata in un abito secolarizzato, mantiene la sua memoria sacrale, seppur in una logica agonistica o residuale. È una riflessione che si sviluppa in maniera prismatica in continuo e logorante dialogo con alcuni interlocutori privilegiati, da Pavese a Pasolini, passando attraverso la meditazione delle tesi di Benjamin e degli studi di De Martino, solo per indicare alcuni nomi significativi e in un certo senso esemplari.
Apocalisse, catastrofi e crisi della storia nella poesia del primo Fortini
Giuseppe Palazzolo
2020-01-01
Abstract
In un presente scosso dalla pandemia e minacciato dalle catastrofi ecologiche e umanitarie, è utile volgere lo sguardo alla lezione di Fortini, alla sua critica serrata ed epigrammatica, alla sua postura poetica sorretta da un vibrante e ispirato profetismo. In Foglio di via e altri versi, la sua prima raccolta poetica, in particolare, siamo messi di fronte a una dimensione del tempo aperta e non lineare, in cui le figure dell’attesa e della veglia rappresentano emblemi di una tensione apocalittica che, calata in un abito secolarizzato, mantiene la sua memoria sacrale, seppur in una logica agonistica o residuale. È una riflessione che si sviluppa in maniera prismatica in continuo e logorante dialogo con alcuni interlocutori privilegiati, da Pavese a Pasolini, passando attraverso la meditazione delle tesi di Benjamin e degli studi di De Martino, solo per indicare alcuni nomi significativi e in un certo senso esemplari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.