The paper intends to examine a specific area of research concerning the pollution of large rivers - the Tiber above all but not exclusively - and the resulting contamination of water and air as well as the depletion of fish fauna and related food risks. The data on the damage to fluvial (but also lake and marine) habitats are not presented by the intellectuals of the Flavian-Trajan and Antonine ages (Pliny the Elder, Pliny the Younger, Galen) in an 'environmentalist' perspective stricto sensu, but each time presented in terms of moral condemnation, or of political propaganda aimed at seeking consensus or even in terms of risk to health and/or possible economic damage. In spite of this, from a legal point of view, appears undeniable a concern of the State to introduce measures aimed at limiting environmental damages as well as protecting and conserving natural resources, although certainly not systematic, but dictated by completely pragmatic needs and by occasional or emergency circumstances. © 2021 LED Edizioni Universitarie. All rights reserved.

Il contributo intende esaminare uno specifico ambito di ricerca concernente l’inquinamento di grandi fiumi – il Tevere innanzitutto ma non esclusivamente – e la conseguente contaminazione dell’acqua e dell’aria nonché il depauperamento della fauna ittica e i connessi rischi alimentari. I dati sui danni a carico degli habitat fluviali (ma anche lacustri e marini) non vengono presentati dagli intellettuali d’età flavio-traianea e antonina (Plinio il Vecchio, Plinio il Giovane, Galeno) in un’ottica ‘ambientalista’ stricto sensu, ma di volta in volta prospettati in chiave di condanna morale, di propaganda politica finalizzata alla ricerca del consensus o ancora di rischio per la salute e/o di possibile danno economico. A fronte di ciò, appare innegabile sul piano giuridico una preoccupazione dello Stato – ancorché certamente non sistematica, ma dettata da esigenze del tutto pragmatiche e da circostanze occasionali o emergenziali – di introdurre misure volte al contenimento dei danni ambientali nonché alla tutela e alla conservazione delle risorse naturali.

Waste water and environmental risk: River pollution in imperial Rome [Acque reflue e rischio ambientale: Inquinamento fluviale nella Roma imperiale]

Gaetano Arena
2021-01-01

Abstract

The paper intends to examine a specific area of research concerning the pollution of large rivers - the Tiber above all but not exclusively - and the resulting contamination of water and air as well as the depletion of fish fauna and related food risks. The data on the damage to fluvial (but also lake and marine) habitats are not presented by the intellectuals of the Flavian-Trajan and Antonine ages (Pliny the Elder, Pliny the Younger, Galen) in an 'environmentalist' perspective stricto sensu, but each time presented in terms of moral condemnation, or of political propaganda aimed at seeking consensus or even in terms of risk to health and/or possible economic damage. In spite of this, from a legal point of view, appears undeniable a concern of the State to introduce measures aimed at limiting environmental damages as well as protecting and conserving natural resources, although certainly not systematic, but dictated by completely pragmatic needs and by occasional or emergency circumstances. © 2021 LED Edizioni Universitarie. All rights reserved.
2021
Il contributo intende esaminare uno specifico ambito di ricerca concernente l’inquinamento di grandi fiumi – il Tevere innanzitutto ma non esclusivamente – e la conseguente contaminazione dell’acqua e dell’aria nonché il depauperamento della fauna ittica e i connessi rischi alimentari. I dati sui danni a carico degli habitat fluviali (ma anche lacustri e marini) non vengono presentati dagli intellettuali d’età flavio-traianea e antonina (Plinio il Vecchio, Plinio il Giovane, Galeno) in un’ottica ‘ambientalista’ stricto sensu, ma di volta in volta prospettati in chiave di condanna morale, di propaganda politica finalizzata alla ricerca del consensus o ancora di rischio per la salute e/o di possibile danno economico. A fronte di ciò, appare innegabile sul piano giuridico una preoccupazione dello Stato – ancorché certamente non sistematica, ma dettata da esigenze del tutto pragmatiche e da circostanze occasionali o emergenziali – di introdurre misure volte al contenimento dei danni ambientali nonché alla tutela e alla conservazione delle risorse naturali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/509862
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