The Geography of Strabo of Amaseia is a source of fundamental importance for the reconstruction not only of the ecumene but also of the socio-economic and cultural history of the Augustan age. In order to effectively “reach” all its recipients – generals, rulers, intellectuals – the geographer often resorted to alloglot words, sometimes indispensable to clearly describe the uses and customs of the peoples present in the huge territorial structure of the Empire. A test of such a complex linguistic operation – which saw the use of particular terms and transcriptiones in Greek of words of Latin or Celtic origin – and not without significant political implications can be found in a passage from Book IV dedicated to Gaul and more precisely to the clothing and armament of the Belgians (4, 4, 3 C 196-197). The possible dependence of Geography on Caesar’s De bello Gallico on the one hand attests the probable knowledge of Latin by Strabo and on the other documents the ideological distance of the Greek-Asian intellectual from the Roman leader.

La Geografia di Strabone di Amaseia è una fonte di fondamentale importanza per la ricostruzione non solo dell’ecumene ma anche della storia socio-economica e culturale dell’età augustea. Allo scopo di “raggiungere” efficacemente tutti i suoi destinatari – generali, governanti, intellettuali – il geografo fece spesso ricorso a vocaboli alloglotti, talora indispensabili per descrivere con chiarezza usi e costumi dei popoli presenti nell’enorme compagine territoriale dell’Impero. Un saggio di un’operazione linguistica così complessa – che vide l’impiego di termini peculiari e di transcriptiones in greco di vocaboli di origine latina o celtica – e non priva di significativi risvolti politici può cogliersi in un brano del libro IV dedicato alla Gallia e più precisamente all’abbigliamento e all’armamento dei Belgi (4, 4, 3 C 196-197). La possibile dipendenza della Geografia dal De bello Gallico di Cesare per un verso testimonia la probabile conoscenza del latino da parte di Strabone e per un altro documenta la distanza ideologica dell’intellettuale greco-asiatico dal condottiero romano.

Fra lessico e ideologia: abbigliamento e armamento dei Belgi nella Geografia di Strabone

Margherita Cassia
2021-01-01

Abstract

The Geography of Strabo of Amaseia is a source of fundamental importance for the reconstruction not only of the ecumene but also of the socio-economic and cultural history of the Augustan age. In order to effectively “reach” all its recipients – generals, rulers, intellectuals – the geographer often resorted to alloglot words, sometimes indispensable to clearly describe the uses and customs of the peoples present in the huge territorial structure of the Empire. A test of such a complex linguistic operation – which saw the use of particular terms and transcriptiones in Greek of words of Latin or Celtic origin – and not without significant political implications can be found in a passage from Book IV dedicated to Gaul and more precisely to the clothing and armament of the Belgians (4, 4, 3 C 196-197). The possible dependence of Geography on Caesar’s De bello Gallico on the one hand attests the probable knowledge of Latin by Strabo and on the other documents the ideological distance of the Greek-Asian intellectual from the Roman leader.
2021
La Geografia di Strabone di Amaseia è una fonte di fondamentale importanza per la ricostruzione non solo dell’ecumene ma anche della storia socio-economica e culturale dell’età augustea. Allo scopo di “raggiungere” efficacemente tutti i suoi destinatari – generali, governanti, intellettuali – il geografo fece spesso ricorso a vocaboli alloglotti, talora indispensabili per descrivere con chiarezza usi e costumi dei popoli presenti nell’enorme compagine territoriale dell’Impero. Un saggio di un’operazione linguistica così complessa – che vide l’impiego di termini peculiari e di transcriptiones in greco di vocaboli di origine latina o celtica – e non priva di significativi risvolti politici può cogliersi in un brano del libro IV dedicato alla Gallia e più precisamente all’abbigliamento e all’armamento dei Belgi (4, 4, 3 C 196-197). La possibile dipendenza della Geografia dal De bello Gallico di Cesare per un verso testimonia la probabile conoscenza del latino da parte di Strabone e per un altro documenta la distanza ideologica dell’intellettuale greco-asiatico dal condottiero romano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/510265
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