L’11 marzo 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato lo stato di pandemia da COVID-19. Lo stesso giorno, il Primo Ministro Conte emanava un decreto contenente precise e stringenti misure atte al contenimento della diffusione del virus aprendo scenari assolutamente inediti in senso sanitario e sociale. Il decreto sanciva lo stop dei servizi considerati “non essenziali”: tra questi rientravano a pieno titolo tutte le prestazioni sanitarie derogabili poiché non urgenti. Ciò ha generato, come intuibile, molteplici difficoltà nella gestione dei pazienti affetti da patologie croniche, quali ad esempio disturbi mentali, relazionali e disabilità fisiche. L’interruzione dei servizi durante la quarantena ha pesato notevolmente sulla salute mentale di milioni di persone affette da disabilità e, conseguentemente, sulle loro famiglie. I caregiver familiari, un gruppo più vulnerabile all’insorgenza di patologie psichiatriche già in condizioni di “normalità”, hanno subito importanti ricadute dal punto di vista psicologico. L’esperienza maturata nel contesto dell’attuale emergenza sanitaria sottolinea l’importanza di rafforzare la rete dei servizi di supporto ai caregiver familiari, una risorsa importante per la società.
Le conseguenze del lockdown sulla salute mentale dei caregiver
Eugenio Aguglia
Primo
;Teresa SuraceSecondo
;Laura Fusar-PoliUltimo
2020-01-01
Abstract
L’11 marzo 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato lo stato di pandemia da COVID-19. Lo stesso giorno, il Primo Ministro Conte emanava un decreto contenente precise e stringenti misure atte al contenimento della diffusione del virus aprendo scenari assolutamente inediti in senso sanitario e sociale. Il decreto sanciva lo stop dei servizi considerati “non essenziali”: tra questi rientravano a pieno titolo tutte le prestazioni sanitarie derogabili poiché non urgenti. Ciò ha generato, come intuibile, molteplici difficoltà nella gestione dei pazienti affetti da patologie croniche, quali ad esempio disturbi mentali, relazionali e disabilità fisiche. L’interruzione dei servizi durante la quarantena ha pesato notevolmente sulla salute mentale di milioni di persone affette da disabilità e, conseguentemente, sulle loro famiglie. I caregiver familiari, un gruppo più vulnerabile all’insorgenza di patologie psichiatriche già in condizioni di “normalità”, hanno subito importanti ricadute dal punto di vista psicologico. L’esperienza maturata nel contesto dell’attuale emergenza sanitaria sottolinea l’importanza di rafforzare la rete dei servizi di supporto ai caregiver familiari, una risorsa importante per la società.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.