L’articolo discute l’epistemologia storico-evolutiva, lontana da ogni forma di riduzionismo che pretende di ricondurre ed esaurire la vita e la scienza in alcuni «algoritmi di calcolo». Su questa base si possono evitare due rischi esiziali. Il primo è il separare tanto nettamente la scienza dall’esperienza da rendere la prima un arido gioco di formule eleganti ma vuote, la seconda un coacervo di fatti irrelati l’uno rispetto all’altro e alla fine incomprensibili. Il secondo consiste nella frattura tra le due culture cosiddette ‘scientifica’ e ‘umanistica’. In realtà il lavoro scientifico è interamente immerso nel divenire delle società. Proprio perché radicata nella storia e nella vita l’epistemologia storico-evoluzionistica «può aiutare, in modo assai fecondo, lo scienziato a superare le sclerosi dogmatiche che spesso accompagnano una teoria scientifica» (Fabio Minazzi).
Il mondo è più complesso di una formula matematica
Biuso
2021-01-01
Abstract
L’articolo discute l’epistemologia storico-evolutiva, lontana da ogni forma di riduzionismo che pretende di ricondurre ed esaurire la vita e la scienza in alcuni «algoritmi di calcolo». Su questa base si possono evitare due rischi esiziali. Il primo è il separare tanto nettamente la scienza dall’esperienza da rendere la prima un arido gioco di formule eleganti ma vuote, la seconda un coacervo di fatti irrelati l’uno rispetto all’altro e alla fine incomprensibili. Il secondo consiste nella frattura tra le due culture cosiddette ‘scientifica’ e ‘umanistica’. In realtà il lavoro scientifico è interamente immerso nel divenire delle società. Proprio perché radicata nella storia e nella vita l’epistemologia storico-evoluzionistica «può aiutare, in modo assai fecondo, lo scienziato a superare le sclerosi dogmatiche che spesso accompagnano una teoria scientifica» (Fabio Minazzi).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.