Il contributo prende le mosse dall’ordinanza delle sezioni unite della Corte di Cassazione 17 dicembre 2020, n. 28976, con cui si è stabilito che la controversia sul conferimento di incarico dirigenziale nei poli museali è da devolversi alla giurisdizione del giudice ordinario, in ragione del carattere “privatistico” e “non concorsuale” della procedura finalizzata all’assegnazione di un incarico, del quale inoltre viene evidenziata la natura prevalentemente fiduciaria. L’autore si sofferma sull’esistenza di precedenti conformi sia nel settore specifico, sia in ambiti limitrofi, avendo in particolare riguardo alla giurisprudenza sugli incarichi dirigenziali nelle amministrazioni sanitarie e negli enti locali. Successivamente, ricostruita la posizione soggettiva del soggetto aspirante all’incarico quale interesse legittimo di diritto privato, cui corrisponde l’obbligo dell’amministrazione pubblica di agire secondo i principi di correttezza e buona fede, l’autore giunge a ipotizzare i regimi di tutela spettanti al soggetto che dimostri, eventualmente, di essere stato ingiustamente escluso dal conferimento di incarico, evidenziando come, nella casistica giurisprudenziale, sia prevalente la tutela mediante risarcimento del danno per perdita di chance.
Il conferimento dell'incarico di direttore di museo: devoluzione della controversia al giudice ordinario e e ipotesi sulle tutele accordabili all'aspirante ingiustamente pretermesso.
Giancarlo Ricci
2021-01-01
Abstract
Il contributo prende le mosse dall’ordinanza delle sezioni unite della Corte di Cassazione 17 dicembre 2020, n. 28976, con cui si è stabilito che la controversia sul conferimento di incarico dirigenziale nei poli museali è da devolversi alla giurisdizione del giudice ordinario, in ragione del carattere “privatistico” e “non concorsuale” della procedura finalizzata all’assegnazione di un incarico, del quale inoltre viene evidenziata la natura prevalentemente fiduciaria. L’autore si sofferma sull’esistenza di precedenti conformi sia nel settore specifico, sia in ambiti limitrofi, avendo in particolare riguardo alla giurisprudenza sugli incarichi dirigenziali nelle amministrazioni sanitarie e negli enti locali. Successivamente, ricostruita la posizione soggettiva del soggetto aspirante all’incarico quale interesse legittimo di diritto privato, cui corrisponde l’obbligo dell’amministrazione pubblica di agire secondo i principi di correttezza e buona fede, l’autore giunge a ipotizzare i regimi di tutela spettanti al soggetto che dimostri, eventualmente, di essere stato ingiustamente escluso dal conferimento di incarico, evidenziando come, nella casistica giurisprudenziale, sia prevalente la tutela mediante risarcimento del danno per perdita di chance.File | Dimensione | Formato | |
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