L’articolo intende verificare le modalità con cui Fortini attraversa la grande distinzione tra natura e cultura, dal confronto sulle ricerche di De Martino alla discussione in pubblico con Calvino, in cui vengono messe a tema la definizione dei confini tra umano e non umano. Se si spinge lo sguardo alla raccolta poetica maturata tra gli anni Settanta e Ottanta, Paesaggio con serpente. Versi 1973-1983 (1984), si assiste non solo alla messa al bando dell’idillio, ma anche alla denuncia del rischio della naturalizzazione della storia.

Fortini tra natura e cultura

Giuseppe Palazzolo
2021-01-01

Abstract

L’articolo intende verificare le modalità con cui Fortini attraversa la grande distinzione tra natura e cultura, dal confronto sulle ricerche di De Martino alla discussione in pubblico con Calvino, in cui vengono messe a tema la definizione dei confini tra umano e non umano. Se si spinge lo sguardo alla raccolta poetica maturata tra gli anni Settanta e Ottanta, Paesaggio con serpente. Versi 1973-1983 (1984), si assiste non solo alla messa al bando dell’idillio, ma anche alla denuncia del rischio della naturalizzazione della storia.
2021
letteratura italiana contemporanea, ecocritica, Franco Fortini, Ernesto De Martino, Paesaggio con serpente
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/517364
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