In questo contributo si ricostruisce il percorso esistenziale e artistico di Alfredo Sangiorgi, dalla formazione a Napoli agli studi viennesi con Arnold Schönberg, dall’impegno di didatta nei conservatori di Palermo e Bolzano alla vasta attività compositiva, segnata dall’approdo al linguaggio dodecafonico. In particolare si prende in considerazione l’opera La nuova colonia, che venne composta da Sangiorgi sull’omonimo dramma di Luigi Pirandello nel biennio 1951-1952 e che costituisce il lascito più significativo della nuova fase compositiva del nostro. Attraverso un’indagine condotta sulla partitura e lo spartito autografo dell’opera, sulle bozze e gli appunti di mano del compositore, nonché sulla sua corrispondenza epistolare, si mette a punto il personale approccio di Sangiorgi alla dodecafonia e si riflette sulle ragioni dell’incompiutezza drammaturgica e linguistica dell’opera. Infine si cerca di collocare la figura del musicista nel panorama musicale ed estetico coevo con il quale Sangiorgi si confrontò in solitudine, restando ai margini del dibattito italiano e internazionale sulla dodecafonia.

Sangiorgi didatta e compositore dodecafonico

SEMINARA, GRAZIELLA
2019-01-01

Abstract

In questo contributo si ricostruisce il percorso esistenziale e artistico di Alfredo Sangiorgi, dalla formazione a Napoli agli studi viennesi con Arnold Schönberg, dall’impegno di didatta nei conservatori di Palermo e Bolzano alla vasta attività compositiva, segnata dall’approdo al linguaggio dodecafonico. In particolare si prende in considerazione l’opera La nuova colonia, che venne composta da Sangiorgi sull’omonimo dramma di Luigi Pirandello nel biennio 1951-1952 e che costituisce il lascito più significativo della nuova fase compositiva del nostro. Attraverso un’indagine condotta sulla partitura e lo spartito autografo dell’opera, sulle bozze e gli appunti di mano del compositore, nonché sulla sua corrispondenza epistolare, si mette a punto il personale approccio di Sangiorgi alla dodecafonia e si riflette sulle ragioni dell’incompiutezza drammaturgica e linguistica dell’opera. Infine si cerca di collocare la figura del musicista nel panorama musicale ed estetico coevo con il quale Sangiorgi si confrontò in solitudine, restando ai margini del dibattito italiano e internazionale sulla dodecafonia.
2019
Sangiorgi Schoenberg dodecafonia teatro
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/51794
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