The essay fucuses at first on the so called ‘Zan bill’, recently rejected by the Senate, then it examines the limits to the freedom of expression in the Italian legal system. In particular, it questions the constitutional legitimacy of using criminal law as a means of countering misogynistic speeches, in the light, on the one hand, of the relevant repercussions on constitutional legal assets and, on the other hand, the strong entrenchment of sexist prejudices both at a social and anthropological level.

Il saggio, traendo spunto dalle previsioni contenute nel cd. DDL Zan, recentemente respinto dal Senato, si sofferma sui limiti alla libertà di manifestazione del pensiero nell’ordinamento italiano. In particolare, esso si interroga sulla legittimità del ricorso alla leva penale in funzione di contrasto alle manifestazioni di pensiero misogine, alla luce, da una parte, delle possibili ricadute su beni giuridici costituzionalmente rilevanti e, dall’altra, del radicamento del pregiudizio sessista a livello sociale e antropologico.

Aspettando il "nuovo" DDL Zan. Considerazioni sulla legittimità costituzionale del contrasto normativo alle manifestazioni di pensiero misogine.

Ignazio Spadaro
2022-01-01

Abstract

The essay fucuses at first on the so called ‘Zan bill’, recently rejected by the Senate, then it examines the limits to the freedom of expression in the Italian legal system. In particular, it questions the constitutional legitimacy of using criminal law as a means of countering misogynistic speeches, in the light, on the one hand, of the relevant repercussions on constitutional legal assets and, on the other hand, the strong entrenchment of sexist prejudices both at a social and anthropological level.
2022
Il saggio, traendo spunto dalle previsioni contenute nel cd. DDL Zan, recentemente respinto dal Senato, si sofferma sui limiti alla libertà di manifestazione del pensiero nell’ordinamento italiano. In particolare, esso si interroga sulla legittimità del ricorso alla leva penale in funzione di contrasto alle manifestazioni di pensiero misogine, alla luce, da una parte, delle possibili ricadute su beni giuridici costituzionalmente rilevanti e, dall’altra, del radicamento del pregiudizio sessista a livello sociale e antropologico.
free speech, hate speech, misogyny, woman question, gender discrimination, gender equality
libertà di espressione, discorsi d'odio, misoginia, questione femminile, discriminazione di genere, parità di genere
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/518618
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