Collana "Progetto galloitalici" - Attraverso un primo campione di lessemi siciliani di origine provenzale, il contributo intende mostrare, per la prima volta, che flussi significativi di persone provenienti dal sud della Francia dovettero interessare la Sicilia già durante il periodo normannosvevo, ben prima della (breve) parentesi angioina e certamente a prescindere dai rimatori della Scuola Poetica siciliana. Grazie alle concessioni di Federico II di Svevia ai Marsigliesi – nello stesso tempo in cui, dietro forti spinte commerciali ed economiche, genti di origine ligure si insediavano nel territorio di Caltagirone e molti toscani (specialmente pisani) si stabilivano in varie altre città, e intanto che i coloni galloitalici prendevano possesso dei centri loro assegnati dai normanni – nei porti, prima, e nelle fiere e nei mercati dell’isola, poi, i siciliani sentirono e impararono (insieme ad altri lessemi esogeni) i provenzalismi studiati in questa sede. Come si vedrà, erano nomi di merci o semplicemente parole attinenti alla vita quotidiana e a consuetudini, alimentari e non, spesso peculiari di chi – come i provenzali giunti in Sicilia – viaggiava per mare.
Interferenza galloromanza di matrice provenzale nel siciliano non letterario. Prima ricognizione
Iride Valenti
2021-01-01
Abstract
Collana "Progetto galloitalici" - Attraverso un primo campione di lessemi siciliani di origine provenzale, il contributo intende mostrare, per la prima volta, che flussi significativi di persone provenienti dal sud della Francia dovettero interessare la Sicilia già durante il periodo normannosvevo, ben prima della (breve) parentesi angioina e certamente a prescindere dai rimatori della Scuola Poetica siciliana. Grazie alle concessioni di Federico II di Svevia ai Marsigliesi – nello stesso tempo in cui, dietro forti spinte commerciali ed economiche, genti di origine ligure si insediavano nel territorio di Caltagirone e molti toscani (specialmente pisani) si stabilivano in varie altre città, e intanto che i coloni galloitalici prendevano possesso dei centri loro assegnati dai normanni – nei porti, prima, e nelle fiere e nei mercati dell’isola, poi, i siciliani sentirono e impararono (insieme ad altri lessemi esogeni) i provenzalismi studiati in questa sede. Come si vedrà, erano nomi di merci o semplicemente parole attinenti alla vita quotidiana e a consuetudini, alimentari e non, spesso peculiari di chi – come i provenzali giunti in Sicilia – viaggiava per mare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.