L'ode foscoliana "A Dante" si contraddistingue per la convergenza di orientamenti letterari e opzioni politiche. Al ritratto di Dante come poeta di una giustizia vendicatrice, s'intende oltremondana, viene affiancato un autoritratto mirato in cui Foscolo si presenta quale interprete dell'onda d'urto rivoluzionaria. Se spetta al poeta medievale l'appannaggio dell'escatologia, con le sue misure punitive post mortem, campo del poeta odierno è la storia, dove il privilegio e il sopruso conoscono già una decisiva sanzione.

Vigilia del dantismo di Foscolo

CRISTALDI Sergio
2020-01-01

Abstract

L'ode foscoliana "A Dante" si contraddistingue per la convergenza di orientamenti letterari e opzioni politiche. Al ritratto di Dante come poeta di una giustizia vendicatrice, s'intende oltremondana, viene affiancato un autoritratto mirato in cui Foscolo si presenta quale interprete dell'onda d'urto rivoluzionaria. Se spetta al poeta medievale l'appannaggio dell'escatologia, con le sue misure punitive post mortem, campo del poeta odierno è la storia, dove il privilegio e il sopruso conoscono già una decisiva sanzione.
2020
Foscolo Dante giustizia escatologia storia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/520597
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