L’articolo analizza il ruolo della Sicilia altomedievale nel contesto della rivalità tra arabi e bizantini nel Mediterraneo centrale, alla luce di una chiave di lettura che valorizza l’imperialità dell’isola. La riconquista giustinianea crea le premesse per una più stretta compenetrazione tra Sicilia e Costantinopoli, sul piano sociale, economico, strategico, premessa indispensabile per il suo riposizionamento in seno all’impero e per la costruzione di una idea di ‘isola imperiale’ successivamente ripresa e rivisitata in seno al mondo islamico. Il concetto di imperialità e la sua evoluzione nel tempo forniscono una specifica chiave di lettura per comprendere il forte investimento ideologico, politico e economico dei Bizantini da una parte e, sul fronte islamico, il suo uso quale fonte di legittimazione del potere acquisito nel Mediterraneo centrale. La stessa rilettura dei dati archeologici fornisce ulteriori punti di osservazione per valutare concretamente le ricadute sulle dinamiche insediative tra VIII e X secolo suggerendo nuove piste di ricerca per valutare i processi di diversificazione territoriale e la stessa formazione di un’area di frontiera in cui convergeranno gli interessi strategici ed economici dei due imperi.
Sicily in a Mediterranean context. Imperiality, Mediterranean polycentrism and internal diversity (6th-10th century)
Arcifa L.
;
2021-01-01
Abstract
L’articolo analizza il ruolo della Sicilia altomedievale nel contesto della rivalità tra arabi e bizantini nel Mediterraneo centrale, alla luce di una chiave di lettura che valorizza l’imperialità dell’isola. La riconquista giustinianea crea le premesse per una più stretta compenetrazione tra Sicilia e Costantinopoli, sul piano sociale, economico, strategico, premessa indispensabile per il suo riposizionamento in seno all’impero e per la costruzione di una idea di ‘isola imperiale’ successivamente ripresa e rivisitata in seno al mondo islamico. Il concetto di imperialità e la sua evoluzione nel tempo forniscono una specifica chiave di lettura per comprendere il forte investimento ideologico, politico e economico dei Bizantini da una parte e, sul fronte islamico, il suo uso quale fonte di legittimazione del potere acquisito nel Mediterraneo centrale. La stessa rilettura dei dati archeologici fornisce ulteriori punti di osservazione per valutare concretamente le ricadute sulle dinamiche insediative tra VIII e X secolo suggerendo nuove piste di ricerca per valutare i processi di diversificazione territoriale e la stessa formazione di un’area di frontiera in cui convergeranno gli interessi strategici ed economici dei due imperi.File | Dimensione | Formato | |
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