«Era rimasta solo la bellezza». Il mito di Marilyn da Sciascia a Tabucchi,

«Era rimasta solo la bellezza». The Myth of Marilyn from Sciascia to Tabucchi · Marilyn Monroe, Hollywood’s brightest star, one of the most enduring icons on the scene of ‘the legends of today’, did indeed conquer literary imagination, igniting the creativity of writers and poets as soon as she was consecrated in the big-screen Olympus. The inconsistencies of her short but intense stellar trajectory (the frailties and neuroses glimpsed behind her exuberantly sensual looks, her marriage to writer Arthur Miller, her sudden death still shrouded in mystery) are the mythopoetic segments on which the literary word has built the foundations of essays, stories and novels. This paper means to zoom in on some of such motifs in the legend born around Marilyn Monroe, with a focus on the Italian scene, through short and appropriate surveys that cover about fifty years of our literature.

Marilyn Monroe, la più luminosa stella di Hollywood, una delle icone più longeve dello scenario dei ‘miti d’oggi’, non ha mancato di colonizzare l’immaginario letterario accendendo la fantasia di scrittori e poeti sin dalla sua consacrazione nell’olimpo del grande schermo. Le incongruenze della sua breve ma intensa parabola stellare (la fragilità e la nevrosi che traspare dietro al corpo di una prorompente sensualità, il matrimonio con lo scrittore Arthur Miller, la morte improvvisa e avvolta nel mistero) costituiscono i vari segmenti mitopoietici su cui la parola letteraria ha costruito le fondamenta di saggi, racconti e romanzi. Il presente contributo intende mettere a fuoco alcuni di questi motivi della leggenda generata dall’immagine di Marilyn concentrando l’attenzione soprattutto sullo scenario italiano, attraverso opportuni e rapidi sondaggi che attraversano un cinquantennio della nostra produzione letteraria.