L’infanzia è immersa in stereotipi e pregiudizi, impliciti e diffusi. A partire dal lessico utilizzato, nelle cui etimologie si rintracciano i meccanismi di subalternità e di discriminazione messi poi in atto, in modo consapevole o inconsapevole, dagli adulti. L’infanzia rappresenta, dunque, una forma di diversità con cui è ancora difficile confrontarsi. Di conseguenza, in educazione il confronto interculturale non si limita ad essere un approccio specifico, bensì dovrebbe far parte dell’educazione tout court, capace di aprirsi al confronto con le diversità e le differenze, pronta a riconoscerne il valore, tesa a costruire relazioni autentiche, accogliente nei confronti delle vulnerabilità e dei limiti che appartengono a tutti, bambini e adulti, e impegnata a valorizzare capacità e opinioni che altrettanto sono presenti a tutte le età. In quest’ottica, nel Centro educativo interculturale “Casa Officina” di Palermo, da oltre dieci anni si sperimentano forme di cooperazione educativa ispirate al MCE e alle tecniche promosse da Célestine ed Elise Freinet. In particolare, si porta avanti, con bambini dai 2 ai 5 anni, un progetto pluriennale di apprendimento della lettoscrittura attraverso la corrispondenza epistolare plurilingue.
Le tecniche Freinet nella società plurilingue.
Maura Tripi
2020-01-01
Abstract
L’infanzia è immersa in stereotipi e pregiudizi, impliciti e diffusi. A partire dal lessico utilizzato, nelle cui etimologie si rintracciano i meccanismi di subalternità e di discriminazione messi poi in atto, in modo consapevole o inconsapevole, dagli adulti. L’infanzia rappresenta, dunque, una forma di diversità con cui è ancora difficile confrontarsi. Di conseguenza, in educazione il confronto interculturale non si limita ad essere un approccio specifico, bensì dovrebbe far parte dell’educazione tout court, capace di aprirsi al confronto con le diversità e le differenze, pronta a riconoscerne il valore, tesa a costruire relazioni autentiche, accogliente nei confronti delle vulnerabilità e dei limiti che appartengono a tutti, bambini e adulti, e impegnata a valorizzare capacità e opinioni che altrettanto sono presenti a tutte le età. In quest’ottica, nel Centro educativo interculturale “Casa Officina” di Palermo, da oltre dieci anni si sperimentano forme di cooperazione educativa ispirate al MCE e alle tecniche promosse da Célestine ed Elise Freinet. In particolare, si porta avanti, con bambini dai 2 ai 5 anni, un progetto pluriennale di apprendimento della lettoscrittura attraverso la corrispondenza epistolare plurilingue.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.