in base al D.M. n. 739 del 14 settembre del 1994 l'infermiere si trova ad assumere numerose responsabilità, rispondendo penalmente e civilmente in caso di conseguenze per il paziente. Relativamente alla pratica trasfusionale a tutt'oggi esiste un'ampia produzione normativa che stabilisce chiaramente quali sono le responsabilità dell'infermiere. Scopo dello studio è analizzare la gestione infermieristica delle emotrasfusioni con sangue eterologo. Il disegno di studio è descrittivo. E' stato adottato un questionario per la raccolta dei dati. I dati sono stati elaborati con il sistema EPIINFO versione 3.3.2. Il campione è costituito da 292 infermieriin servizio presso 5 ospedali friulani. L'88.7% degli infermieri è consapevole che la richiesta di emocomponenti è un atto medico; il 90.3% effettua l'identificazione del paziente al momento del prelievo per le prove crociate. Nell'87.6% dei casi il controllo dei dati sacca/ricevente al letto del paziente viene fatto in maniera incrociata tra infermiere e medico. il 70% degli infermieri somministra autonomamente la sacca. Gli infermieri gestiscono gli aspetti tecnico operativi dell'emotrasfusionecon comportamenti variabili e non sempre conformi alla normativa. un'attenta, approfondita e costante attività di aggiornamento è il mezzo fondamentale per garantire la sicurezza del paziente.
La responsabilità dell'infermiere nella pratica trasfusionale: studio descrittivo
Bulfone G
2012-01-01
Abstract
in base al D.M. n. 739 del 14 settembre del 1994 l'infermiere si trova ad assumere numerose responsabilità, rispondendo penalmente e civilmente in caso di conseguenze per il paziente. Relativamente alla pratica trasfusionale a tutt'oggi esiste un'ampia produzione normativa che stabilisce chiaramente quali sono le responsabilità dell'infermiere. Scopo dello studio è analizzare la gestione infermieristica delle emotrasfusioni con sangue eterologo. Il disegno di studio è descrittivo. E' stato adottato un questionario per la raccolta dei dati. I dati sono stati elaborati con il sistema EPIINFO versione 3.3.2. Il campione è costituito da 292 infermieriin servizio presso 5 ospedali friulani. L'88.7% degli infermieri è consapevole che la richiesta di emocomponenti è un atto medico; il 90.3% effettua l'identificazione del paziente al momento del prelievo per le prove crociate. Nell'87.6% dei casi il controllo dei dati sacca/ricevente al letto del paziente viene fatto in maniera incrociata tra infermiere e medico. il 70% degli infermieri somministra autonomamente la sacca. Gli infermieri gestiscono gli aspetti tecnico operativi dell'emotrasfusionecon comportamenti variabili e non sempre conformi alla normativa. un'attenta, approfondita e costante attività di aggiornamento è il mezzo fondamentale per garantire la sicurezza del paziente.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Bulfone trasfusioni 2012.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Dimensione
598.01 kB
Formato
Adobe PDF
|
598.01 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.