È noto come l’applicazione della categoria del doppio talento agli studi visuali annoveri tra gli esiti teorici più affermati l’indagine di Michele Cometa (2014) sugli autori la cui attività ha riguardato l’espressione verbale e artistica. In quella che si configura come la prima, pioneristica ricognizione della ‘divagrafia’, Maria Rizzarelli (2017) ha elaborato un opportuno avvertimento circa la necessità di adattare la nozione di doppio talento agli spunti ermeneutici offerti dalle attrici che scrivono; a una dimensione performativa, dunque, più che strettamente figurativa. L’attività di Elsa de’ Giorgi si pone come un caso emblematico del dialogo tra l’espressione letteraria, avviata con I coetanei (1955), e la perfomance attoriale, inaugurata con T’amerò sempre (Camerini, 1933), e risulta particolarmente idonea a una trattazione del dibattito sul doppio talento al crocevia con gli studi relativi alle divagrafie. È sulla base di tali prospettive di analisi che si intende seguire la carriera dell’artista de’ Giorgi, nel tentativo di individuarne possibili riferimenti critici e teorici.
Per una declinazione del doppio talento nella carriera di Elsa de’ Giorgi
Corinne Pontillo
2019-01-01
Abstract
È noto come l’applicazione della categoria del doppio talento agli studi visuali annoveri tra gli esiti teorici più affermati l’indagine di Michele Cometa (2014) sugli autori la cui attività ha riguardato l’espressione verbale e artistica. In quella che si configura come la prima, pioneristica ricognizione della ‘divagrafia’, Maria Rizzarelli (2017) ha elaborato un opportuno avvertimento circa la necessità di adattare la nozione di doppio talento agli spunti ermeneutici offerti dalle attrici che scrivono; a una dimensione performativa, dunque, più che strettamente figurativa. L’attività di Elsa de’ Giorgi si pone come un caso emblematico del dialogo tra l’espressione letteraria, avviata con I coetanei (1955), e la perfomance attoriale, inaugurata con T’amerò sempre (Camerini, 1933), e risulta particolarmente idonea a una trattazione del dibattito sul doppio talento al crocevia con gli studi relativi alle divagrafie. È sulla base di tali prospettive di analisi che si intende seguire la carriera dell’artista de’ Giorgi, nel tentativo di individuarne possibili riferimenti critici e teorici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.