Il recente orientamento comunitario volto ad escludere dal regime di aiuti le aziende sotto una determinata soglia di redditività ripropone la complessa problematica della dimensione economica aziendale. In Sicilia il nuovo programma di sviluppo rurale 2007/2013 fissa la soglia minima di redditività per l’accesso alle misure per la competitività aziendale fra le 10-12 UDE in funzione della collocazione spaziale dell’azienda; agganciando la problematica della dimensione economica alla determinazione dei redditi lordi standard (RLS) elaborati e periodicamente aggiornati dall’INEA. La politica agricola comunitaria incentiva quindi la formazione di aziende più funzionali per il raggiungimento di strutture economicamente vantaggiose. Nonostante queste importanti convinzioni, in agricoltura il concetto di management nella sua accezione funzionale integrale più ampia, è ancora elemento estraneo al sistema produttivo agricolo, in quanto l’identità proprietario – imprenditore - direttore nell’organizzazione monocratica d’impresa non consente strutture organizzative più articolate e funzionali. La crisi del comparto verte anche sull’inefficienza dei costi di produzione, dei canali commerciali e delle produzioni qualitativamente e/o economicamente obsolete, che determinano la situazione di ingolfamento del mercato agro-alimentare.Lo studio in primo luogo inquadra la realtà dell’agrumicoltura della Sicilia orientale, per delineare lo scenario di riferimento esaminando l’evoluzione delle caratteristiche strutturali e sociali che caratterizzano il comparto e gli schemi organizzativi oggi diffusi, con particolare attenzione ai diversi fattori sociali ed economici che hanno concorso a determinarne il patologico assetto della proprietà fondiaria.Con l’ausilio dei dati contabili Rica-Sicilia, è stato poi valutato se l’attuale RLS del comparto corrisponda ai reali livelli di redditività della coltura e se un indicatore economico di tipo dinamico, come l’ UDE, sia in grado di cogliere tempestivamente e con la dovuta sensibilità, l’evoluzione del sistema dei prezzi del comparto, determinando, infine, le superfici arancicole che resterebbero escluse dal regime di aiuti secondo l’attuale livello di RLS .

L’azienda agrumicola da “micro impresa” ad unità di produzione

RAPISARDA, Placido;RIZZO, MARCELLA
2008-01-01

Abstract

Il recente orientamento comunitario volto ad escludere dal regime di aiuti le aziende sotto una determinata soglia di redditività ripropone la complessa problematica della dimensione economica aziendale. In Sicilia il nuovo programma di sviluppo rurale 2007/2013 fissa la soglia minima di redditività per l’accesso alle misure per la competitività aziendale fra le 10-12 UDE in funzione della collocazione spaziale dell’azienda; agganciando la problematica della dimensione economica alla determinazione dei redditi lordi standard (RLS) elaborati e periodicamente aggiornati dall’INEA. La politica agricola comunitaria incentiva quindi la formazione di aziende più funzionali per il raggiungimento di strutture economicamente vantaggiose. Nonostante queste importanti convinzioni, in agricoltura il concetto di management nella sua accezione funzionale integrale più ampia, è ancora elemento estraneo al sistema produttivo agricolo, in quanto l’identità proprietario – imprenditore - direttore nell’organizzazione monocratica d’impresa non consente strutture organizzative più articolate e funzionali. La crisi del comparto verte anche sull’inefficienza dei costi di produzione, dei canali commerciali e delle produzioni qualitativamente e/o economicamente obsolete, che determinano la situazione di ingolfamento del mercato agro-alimentare.Lo studio in primo luogo inquadra la realtà dell’agrumicoltura della Sicilia orientale, per delineare lo scenario di riferimento esaminando l’evoluzione delle caratteristiche strutturali e sociali che caratterizzano il comparto e gli schemi organizzativi oggi diffusi, con particolare attenzione ai diversi fattori sociali ed economici che hanno concorso a determinarne il patologico assetto della proprietà fondiaria.Con l’ausilio dei dati contabili Rica-Sicilia, è stato poi valutato se l’attuale RLS del comparto corrisponda ai reali livelli di redditività della coltura e se un indicatore economico di tipo dinamico, come l’ UDE, sia in grado di cogliere tempestivamente e con la dovuta sensibilità, l’evoluzione del sistema dei prezzi del comparto, determinando, infine, le superfici arancicole che resterebbero escluse dal regime di aiuti secondo l’attuale livello di RLS .
2008
azienda agrumicola; redditività
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