Objective. From 1999 to 2004 the SIOP Europe Neuroblastoma Group conducted a study on children with neuroblastoma diagnosed in the first year of life. The object of this report is to describe the characteristics at diagnosis of the Italian cases enrolled in this study. Methods. Patients were diagnosed in 22 Italian institutions of Paediatric Oncology participating in the Italian Cooperative Group for Neuroblastoma. Results. The total study population comprised 754 cases, and 200 (26.5%) of these were enrolled in Italy. In 67% of patients the disease was localized, in 7.5% it was disseminated and in 25.5% it was multifocal. Most tumours had favourable histological and biological characteristics. In localised disease, resection of the primary lesion was performed in the absence of surgical risk factors: 82/134 were operated radically or with minimal residue, while 52, who were considered to have an inoperable primary tumour, received neoadjuvant chemotherapy. In the disseminated disease, primary tumour resection was carried out following metastatic response, while it was avoided in multifocal disease, provided that spontaneous regression had occurred. No patient died of surgical complications. Conclusion. By following the protocol guidelines, many potentially risky interventions were postponed after chemotherapy. With this cautious behaviour, no surgical related deaths nor major surgery-related complications were observed. This achievement strengthens the importance of large-scale trials where the optimisation of care translates into greater safety for the patients.

Obiettivo. Tra il 1999 ed il 2004 il Gruppo Europeo Neuroblastoma ha condotto uno studio clinico riguardante bambini con neuroblastoma diagnosticato nel primo anno di vita. La descrizione delle caratteristiche cliniche e biologiche alla diagnosi dei casi italiani registrati è oggetto di questa pubblicazione. Metodi. Ventidue centri italiani di Oncologia Pediatrica aderenti al Gruppo Cooperativo Italiano Neuroblastoma hanno contribuito con la segnalazione di propri pazienti. Risultati. Su di un totale di 754 casi, 200 (26,5%) sono stati registrati da centri italiani. Il 67% di essi presentava malattia localizzata, il 7,5% malattia disseminata e il 25,5% multifocale. La maggior parte dei casi non presentava caratteristiche istologiche e biologiche sfavorevoli. In presenza di malattia localizzata, la resezione del tumore fu eseguita in assenza di fattori di rischio chirurgici: 82/134 furono operati radicalmente o con minimo residuo, mentre 52 con tumore primitivo considerato non resecabile ricevettero chemioterapia neoadiuvante. In presenza di malattia disseminata il tumore primitivo fu preferibilmente asportato a seguito della risposta metastatica, mentre l’intervento fu solitamente evitato nei casi di malattia multifocale, con documentata regressione spontanea. Nessun paziente è deceduto per complicanze chirurgiche. Conclusioni. Seguendo le linee guida dello studio, molti interventi chirurgici rischiosi sono stati rinviati ed eseguiti dopo chemioterapia “riduttiva”. Grazie a questo comportamento prudente non si sono registrati decessi né complicanze “maggiori” correlati alla chirurgia. Questo risultato dimostra l’importanza di studi cooperativi internazionali dove l’ottimizzazione della cura si traduce in maggior sicurezza per i pazienti.

Neuroblastoma in the first year of life. The Italian contribution to a Study of the International Society of Pediatric Oncology Europe Neuroblastoma Group

DI CATALDO, Andrea;
2006-01-01

Abstract

Objective. From 1999 to 2004 the SIOP Europe Neuroblastoma Group conducted a study on children with neuroblastoma diagnosed in the first year of life. The object of this report is to describe the characteristics at diagnosis of the Italian cases enrolled in this study. Methods. Patients were diagnosed in 22 Italian institutions of Paediatric Oncology participating in the Italian Cooperative Group for Neuroblastoma. Results. The total study population comprised 754 cases, and 200 (26.5%) of these were enrolled in Italy. In 67% of patients the disease was localized, in 7.5% it was disseminated and in 25.5% it was multifocal. Most tumours had favourable histological and biological characteristics. In localised disease, resection of the primary lesion was performed in the absence of surgical risk factors: 82/134 were operated radically or with minimal residue, while 52, who were considered to have an inoperable primary tumour, received neoadjuvant chemotherapy. In the disseminated disease, primary tumour resection was carried out following metastatic response, while it was avoided in multifocal disease, provided that spontaneous regression had occurred. No patient died of surgical complications. Conclusion. By following the protocol guidelines, many potentially risky interventions were postponed after chemotherapy. With this cautious behaviour, no surgical related deaths nor major surgery-related complications were observed. This achievement strengthens the importance of large-scale trials where the optimisation of care translates into greater safety for the patients.
2006
Obiettivo. Tra il 1999 ed il 2004 il Gruppo Europeo Neuroblastoma ha condotto uno studio clinico riguardante bambini con neuroblastoma diagnosticato nel primo anno di vita. La descrizione delle caratteristiche cliniche e biologiche alla diagnosi dei casi italiani registrati è oggetto di questa pubblicazione. Metodi. Ventidue centri italiani di Oncologia Pediatrica aderenti al Gruppo Cooperativo Italiano Neuroblastoma hanno contribuito con la segnalazione di propri pazienti. Risultati. Su di un totale di 754 casi, 200 (26,5%) sono stati registrati da centri italiani. Il 67% di essi presentava malattia localizzata, il 7,5% malattia disseminata e il 25,5% multifocale. La maggior parte dei casi non presentava caratteristiche istologiche e biologiche sfavorevoli. In presenza di malattia localizzata, la resezione del tumore fu eseguita in assenza di fattori di rischio chirurgici: 82/134 furono operati radicalmente o con minimo residuo, mentre 52 con tumore primitivo considerato non resecabile ricevettero chemioterapia neoadiuvante. In presenza di malattia disseminata il tumore primitivo fu preferibilmente asportato a seguito della risposta metastatica, mentre l’intervento fu solitamente evitato nei casi di malattia multifocale, con documentata regressione spontanea. Nessun paziente è deceduto per complicanze chirurgiche. Conclusioni. Seguendo le linee guida dello studio, molti interventi chirurgici rischiosi sono stati rinviati ed eseguiti dopo chemioterapia “riduttiva”. Grazie a questo comportamento prudente non si sono registrati decessi né complicanze “maggiori” correlati alla chirurgia. Questo risultato dimostra l’importanza di studi cooperativi internazionali dove l’ottimizzazione della cura si traduce in maggior sicurezza per i pazienti.
Infant; Neuroblastoma; Bambino
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Di Cataldo lavoro NB IJP.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Non specificato
Dimensione 448.45 kB
Formato Adobe PDF
448.45 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/55794
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 1
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact