Nell’ esserci ora, nell’abisso del nulla passato, nell’enigma del nulla futuro, Dioniso è sempre presente. E il suo sorriso calmo e feroce, intriso d’eterno, indica senza bisogno di parlare, di negare, di affermare. Indica e basta. Fa segno che «un’altra felicità, oltreumana, o semplicemente non umana» è possibile. Mostra una «luce che libera e dona felicità» (Davide Susanetti).

Tragica la vita a cui la Grecia ci ammaestrò

Alberto Giovanni BIUSO
2023-01-01

Abstract

Nell’ esserci ora, nell’abisso del nulla passato, nell’enigma del nulla futuro, Dioniso è sempre presente. E il suo sorriso calmo e feroce, intriso d’eterno, indica senza bisogno di parlare, di negare, di affermare. Indica e basta. Fa segno che «un’altra felicità, oltreumana, o semplicemente non umana» è possibile. Mostra una «luce che libera e dona felicità» (Davide Susanetti).
2023
Davide Susanetti, Dioniso, finitudine, Greci, Il Pensiero Storico, materia, teatro, tempo, tragedie
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/558723
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