Grynfeltt's lumbar hernia, from the author who first described it in 1866, is the rarest among all hernias of the abdominal wall and it represents, according to the most recent literature, only 2% of all hernias. Of these, about 20% are congenital, secondary mainly to defects of embryonic development, while 80% are acquired defects. Surgeries, penetrating wounds, and infections are risk factors for the development of secondary and therefore iatrogenic lumbar hernias. In the literature, there is a predominance of the left Grynfeltt hernia while a bilateral presentation is exceptional. Our recent observation of a massive Grynfeltt hernia brought us to perform a revision of the literature and of our case studies. Based on our personal experience, with the most recent literature, we believe that in the case of Grynfeltt's lumbar hernias, the laparotomy approach with the use of prosthetic materials is the most appropriate, thus making the procedure fast, easy, and safe, compared to the treatment of all other wall defects that often require a laparoscopic approach. To confirm this, it is perceived that the open technique is currently more widespread; in fact, a small lumbotomy is easy to perform, fast, and can also be performed under loco-regional or epidural anaesthesia. KEY WORDS: Lumbar hernioplasty, Grynfeltt hernia, Hernia repair.

L’ernia lombare di Grynfeltt, dall’ autore che per primo l’ha descritta nel 1866, fra tutte le ernie della parete addominale è la più rara, rappresenta infatti secondo i dati della letteratura più recente solo il 2% di tutte le ernie. Di queste circa il 20% è congenita, secondaria principalmente a difetti di sviluppo embrionale mentre l’80% sono difetti acquisiti. Gli interventi chirurgici, le ferite penetranti e le infezioni rappresentano fattori di rischio per lo sviluppo di ernie lombari secondarie e pertanto iatrogene. In letteratura è riportata una prevalenza dell’ernia a sinistra mentre eccezionale è l’osservazione di una ernia di Grynfeltt bilaterale. La recente osservazione di una voluminosa ernia di Grynfeltt ci ha indotti a rivedere l’argomento e ad eseguire una revisione della letteratura e della nostra casistica. Sulla base della nostra esperienza personale, in accordo con la letteratura più recente, riteniamo che nel caso di ernie lombari di Grynfeltt, l’approccio laparotomico con utilizzo di materiali protesici sia il più appropriato, rendendo così la procedura rapida, facile e sicura, in controtendenza al trattamento di tutti gli altri difetti della parete per i quali preferiamo sempre un approccio laparoscopico. A conferma di ciò si percepisce che la tecnica open attualmente sia più diffusa, infatti una piccola lombotomia risulta di facile esecuzione, rapida e può essere eseguita anche in anestesia loco-regionale o epidurale.

Grynfeltt-Lesshaft hernia Personal experience of nine cases and a review of the literature

Falzone U.;Sapienza E.;La Via L.;
2022-01-01

Abstract

Grynfeltt's lumbar hernia, from the author who first described it in 1866, is the rarest among all hernias of the abdominal wall and it represents, according to the most recent literature, only 2% of all hernias. Of these, about 20% are congenital, secondary mainly to defects of embryonic development, while 80% are acquired defects. Surgeries, penetrating wounds, and infections are risk factors for the development of secondary and therefore iatrogenic lumbar hernias. In the literature, there is a predominance of the left Grynfeltt hernia while a bilateral presentation is exceptional. Our recent observation of a massive Grynfeltt hernia brought us to perform a revision of the literature and of our case studies. Based on our personal experience, with the most recent literature, we believe that in the case of Grynfeltt's lumbar hernias, the laparotomy approach with the use of prosthetic materials is the most appropriate, thus making the procedure fast, easy, and safe, compared to the treatment of all other wall defects that often require a laparoscopic approach. To confirm this, it is perceived that the open technique is currently more widespread; in fact, a small lumbotomy is easy to perform, fast, and can also be performed under loco-regional or epidural anaesthesia. KEY WORDS: Lumbar hernioplasty, Grynfeltt hernia, Hernia repair.
2022
L’ernia lombare di Grynfeltt, dall’ autore che per primo l’ha descritta nel 1866, fra tutte le ernie della parete addominale è la più rara, rappresenta infatti secondo i dati della letteratura più recente solo il 2% di tutte le ernie. Di queste circa il 20% è congenita, secondaria principalmente a difetti di sviluppo embrionale mentre l’80% sono difetti acquisiti. Gli interventi chirurgici, le ferite penetranti e le infezioni rappresentano fattori di rischio per lo sviluppo di ernie lombari secondarie e pertanto iatrogene. In letteratura è riportata una prevalenza dell’ernia a sinistra mentre eccezionale è l’osservazione di una ernia di Grynfeltt bilaterale. La recente osservazione di una voluminosa ernia di Grynfeltt ci ha indotti a rivedere l’argomento e ad eseguire una revisione della letteratura e della nostra casistica. Sulla base della nostra esperienza personale, in accordo con la letteratura più recente, riteniamo che nel caso di ernie lombari di Grynfeltt, l’approccio laparotomico con utilizzo di materiali protesici sia il più appropriato, rendendo così la procedura rapida, facile e sicura, in controtendenza al trattamento di tutti gli altri difetti della parete per i quali preferiamo sempre un approccio laparoscopico. A conferma di ciò si percepisce che la tecnica open attualmente sia più diffusa, infatti una piccola lombotomia risulta di facile esecuzione, rapida e può essere eseguita anche in anestesia loco-regionale o epidurale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/558769
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