L’accertamento con adesione non preclude un nuovo esercizio della potestà sanzionatoria

All’Amministrazione finanziaria che sia incorsa in errori nella determinazione delle sanzioni dovute in sede di accertamento con adesione è consentita rimediare, esercitando nuovamente la potestà sanzionatoria. A tanto perviene la Cassazione con ordinanza n. 33583/2022, decisione condivisibile nell’approdo, ma claudicante nell’itinerario argomentativo. In particolare, se si vuole predicare separatezza ed autonomia delle attività di accertamento e sanzionatoria, come fa la Suprema Corte, occorre (andare ben al di là dei riferimenti poco pertinenti e comunque insufficienti a norme dei procedimenti e/o a pronunce della stessa Corte e) guardare alle diversità ontologiche delle due attività; come anche non può prescindersi dal richiamare le regole dell’autotutela.