Pluralità di debiti e regole sull'imputazione del pagamento

Nel ragionare sulla decisione della Cassazione che esclude l’applicabilità dell’art. 1193 c.c. ai canoni di locazione in ragione della loro riferibilità ad un unico rapporto obbligatorio, il commento si sofferma sulla questione posta dall’ambiguo riferimento a “più debiti” di cui alla disposizione richiamata: se cioè, come nelle prospettazioni del Collegio, esso alluda esclusivamente a più rapporti obbligatori ovvero ricomprenda anche il caso di più debiti derivanti da un unico rapporto obbligatorio. Accertato che la ratio della norma depone nel senso della sua operatività anche al cospetto di un rapporto unico purché da esso derivino più debiti autonomi, da valutarsi in relazione all’interesse che caratterizza tipicamente il contratto, la riflessione si concentra sull’ulteriore questione se a ciascun canone di locazione possa riconoscersi siffatta autonomia ovvero se ognuno vada riguardato come segmento di un debito unico, frazionato solo per comodità. In reasoning on the decision of the Court which excludes the applicability of the rules of art. 1193 c.c., citing their referability to a single mandatory relationship, the study focuses on the question posed by the ambiguous regulatory reference to "multiple debts", ex art. 1193 c.c.: that is, if, as in the statements of the Court, it alludes solely to several mandatory relationships or also includes the case of multiple debts deriving from a single mandatory relationship. Once it has been ascertained that the ratio of the provision bears witness to its effectiveness even in the presence of a single relationship as long as several independent debts derive from it, the reflection focuses on the further question of whether each rent can be granted such autonomy or whether each should be considered as a segment of a single debt, divided only for convenience.