Immagine ricorrente nel romanzo e nella novellistica di ambientazione siciliana, tra Otto e Novecento, la recita del rosario assume negli scrittori qui proposti una connotazione peculiare, di ordine stilistico, retorico e propriamente narratologico. In Verga, De Roberto e Tomasi di Lampedusa, infatti, la preghiera predispone spesso all’inserzione repentina di elementi mondani nell’intreccio del racconto; e anzi la sua struttura – iterativa, monotona, litanica – giunge ad essere utilizzata come palinsesto per la rappresentazione di gesti, eventi e sentimenti in chiave antifrastica e deformante rispetto al testo della preghiera stessa. Attraverso i riscontri testuali ritenuti più significativi, il contributo intende offrire una non esaustiva ma rappresentativa esemplificazione delle argomentazioni proposte.
Il rosario interrotto. L’irruzione del mondo esterno nelle stanze della preghiera in Sicilia: Verga, De Roberto, Tomasi di Lampedusa
Schembari, Andrea
2022-01-01
Abstract
Immagine ricorrente nel romanzo e nella novellistica di ambientazione siciliana, tra Otto e Novecento, la recita del rosario assume negli scrittori qui proposti una connotazione peculiare, di ordine stilistico, retorico e propriamente narratologico. In Verga, De Roberto e Tomasi di Lampedusa, infatti, la preghiera predispone spesso all’inserzione repentina di elementi mondani nell’intreccio del racconto; e anzi la sua struttura – iterativa, monotona, litanica – giunge ad essere utilizzata come palinsesto per la rappresentazione di gesti, eventi e sentimenti in chiave antifrastica e deformante rispetto al testo della preghiera stessa. Attraverso i riscontri testuali ritenuti più significativi, il contributo intende offrire una non esaustiva ma rappresentativa esemplificazione delle argomentazioni proposte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.