Un gruppo di studiosi ha elaborato una proposta di direttiva UE nell’ambito di un progetto triennale condotto dallo European Law Institute, con il duplice obiettivo di fissare standard comuni di ammissibilità reciproca delle prove transnazionali affinché le prove raccolte in uno Stato membro non siano ritenute inammissibili solo perché non conformi alle regole e formalità applicabili nel diverso Stato membro del processo, e di stabilire regole minime per la raccolta delle prove elettroniche e per la loro ammissibilità. L’analisi di questa proposta accademica, che apre uno squarcio sulle più attuali prospettive de iure condendo, offre lo spunto per riflettere sui principali nodi dell’ammissibilità reciproca delle prove nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, e sulle peculiarità che connotano la circolazione, in questo spazio, delle prove elettroniche.
Quali prospettive per l'ammissibilità reciproca delle prove tra gli Stati membri dell'Unione europea?
Belfiore rosanna
2023-01-01
Abstract
Un gruppo di studiosi ha elaborato una proposta di direttiva UE nell’ambito di un progetto triennale condotto dallo European Law Institute, con il duplice obiettivo di fissare standard comuni di ammissibilità reciproca delle prove transnazionali affinché le prove raccolte in uno Stato membro non siano ritenute inammissibili solo perché non conformi alle regole e formalità applicabili nel diverso Stato membro del processo, e di stabilire regole minime per la raccolta delle prove elettroniche e per la loro ammissibilità. L’analisi di questa proposta accademica, che apre uno squarcio sulle più attuali prospettive de iure condendo, offre lo spunto per riflettere sui principali nodi dell’ammissibilità reciproca delle prove nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, e sulle peculiarità che connotano la circolazione, in questo spazio, delle prove elettroniche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
