Sui succhia-sangue sociali in Mastriani e sul mito del vampiro in Italia

Il consumo di sangue insieme a quello della carne è antico quanto l’Uomo e riveste un ruolo fondamentale nell’alimentazione. Emoglobina e mioglobina sono fonti essenziali all’espletamento del trasporto dell’ossigeno molecolare dal sangue arterioso ai tessuti (emoglobina) e al suo immagazzinamento nelle fibrocellule muscolari per le funzioni contrattili (mioglobina). Da un punto di vista antropologico l’immagine del consumo di sangue è invece associata a quella del “vampiro” nelle differenti declinazioni del termine. I vampiri cui fa riferimento il titolo, pubblicato in prima edizione da L. Gargiulo (Napoli) nel 1868, non sono esseri soprannaturali, ma rappresentanti delle sanguisughe sociali tassonomicamente classificate dal verista Francesco Mastriani in tre classi. Arricchisce la presente edizione un saggio di Riccardo N. Barbagallo che costituisce un originale viaggio panoramico attraverso i principali riferimenti letterari in Italia collegati al mito del vampirismo classico e quello più generico dei succhia-sangue.