Il contributo di Augusto Romagnoli per l'educazione dei ciechi in Italia

In the first half of the 20 th century, Augusto Romagnoli laid the foundations for a profound reform regarding the methods and practices of education for the blind. This work aims to retrace, via the reading of some of his texts, the highlights of this educational proposal, whose roots have their origins in the autobiographical experiences of Romagnoli himself. Romagnoli's pedagogical intuitions, which were deeply tied to the new demands of the activism of the time, constituted an essential point of reference for what concerns the legislative provisions of the Gentile reform of 1923, which sanctioned the principle of compulsory education for the blind as well. Provisions, for the drafting of which he was directly called to collaborate, and in which most of his ideas converged.

Augusto Romagnoli ha posto nella prima metà del Novecento le basi per una profonda riforma nei metodi e nella prassi dell’educazione dei ciechi. Il presente lavoro si propone di ripercorrere, attraverso la lettura di alcuni suoi testi, i momenti salienti di tale proposta educativa, le cui radici hanno la propria origine nelle esperienze autobiografiche dello stesso Romagnoli. Profondamente legate alle nuove istanze dell’attivismo, le intuizioni pedagogiche di Romagnoli hanno costituito un punto di riferimento essenziale per ciò che riguarda i provvedimenti legislativi della riforma gentiliana del ’23, che sancirono anche per i ciechi il principio dell’obbligo scolastico. Provvedimenti alla cui stesura egli venne direttamente chiamato a collaborare e in cui confluirono gran parte delle sue idee.