Ricostruendo i processi di cooperazione regionale degli ultimi 30 anni - Processo di Barcellona, Unione per il Mediterraneo e Politica Europea per il Vicinato più volte rinnovata – questo saggio intende de lineare le dinamiche che si sono sviluppate in materia di sicurezza nel Mediterraneo. In particola re, con la revisione della Politica europea di vicinato, nel 2015, e con l’adozione della Nuova Agenda Europea per il Mediterraneo del 2021, si identificano nuovi ambiti di cooperazione i cui contenuti e le cui priorità –transizione verde e digitale, resilienza climatica, migrazione e mobilità – oltre ai tradi zionali obiettivi quali stato di diritto, pace e sicurezza, rispondono alle nuove sfide globali e regionali. Tali temi sono centrali nell’attuale sviluppo delle relazioni euromediterranee e si possono declina re negli strumenti bilaterali delle relazioni tra Unione Europea (UE) e paesi del vicinato meridionale (PVM). Passando in rassegna gli ambiti della cooperazione e gli strumenti di policy adottati a livello di vicinato meridionale si intende spiegare come cambiano i temi nell’agenda della cooperazione alla luce di situazioni contingenti che vedono i paesi partners esercitare un ruolo di agency molto preciso. L’analisi è complessivamente critica e considera l’Unione, nonostante gli ambiziosi progetti identi ficati nei documenti adottati, una ‘ipocrisia organizzata’ le cui azioni non conseguono dai propositi dichiarati.Così accade che essa preferisca cooperare con leaders politici illiberali per garantire la sta bilità regionale anche a costo di sacrificare i valori e principi democratici che professa come elementi cardine della cooperazione. Di fatto, questo si traduce in una cooperazione selettiva issue-based, basata su specifiche questioni regionali che l’UE considerata prioritarie, come quella migratoria.

L’Unione Europea e il vicinato meridionale tra vecchie e nuove sfide alla sicurezza comune: come cambiano gli scenari della cooperazione

panebianco stefania
2023-01-01

Abstract

Ricostruendo i processi di cooperazione regionale degli ultimi 30 anni - Processo di Barcellona, Unione per il Mediterraneo e Politica Europea per il Vicinato più volte rinnovata – questo saggio intende de lineare le dinamiche che si sono sviluppate in materia di sicurezza nel Mediterraneo. In particola re, con la revisione della Politica europea di vicinato, nel 2015, e con l’adozione della Nuova Agenda Europea per il Mediterraneo del 2021, si identificano nuovi ambiti di cooperazione i cui contenuti e le cui priorità –transizione verde e digitale, resilienza climatica, migrazione e mobilità – oltre ai tradi zionali obiettivi quali stato di diritto, pace e sicurezza, rispondono alle nuove sfide globali e regionali. Tali temi sono centrali nell’attuale sviluppo delle relazioni euromediterranee e si possono declina re negli strumenti bilaterali delle relazioni tra Unione Europea (UE) e paesi del vicinato meridionale (PVM). Passando in rassegna gli ambiti della cooperazione e gli strumenti di policy adottati a livello di vicinato meridionale si intende spiegare come cambiano i temi nell’agenda della cooperazione alla luce di situazioni contingenti che vedono i paesi partners esercitare un ruolo di agency molto preciso. L’analisi è complessivamente critica e considera l’Unione, nonostante gli ambiziosi progetti identi ficati nei documenti adottati, una ‘ipocrisia organizzata’ le cui azioni non conseguono dai propositi dichiarati.Così accade che essa preferisca cooperare con leaders politici illiberali per garantire la sta bilità regionale anche a costo di sacrificare i valori e principi democratici che professa come elementi cardine della cooperazione. Di fatto, questo si traduce in una cooperazione selettiva issue-based, basata su specifiche questioni regionali che l’UE considerata prioritarie, come quella migratoria.
2023
Unione Europea, Vicinato Meridionale, cooperazione selettiva
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/590713
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