The locution Underwater Archaeology summarizes complex subjects, which have as their object of study the nautical aspects, infrastructures for navigation, production and residential installations of ancient civilisations, especially - but not exclusively - located in coastal territories, including their submerged spaces. Despite being consolidated for many decades, the heading Underwater archaeology, a science born in France and Italy, has however over time been questioned by definitional proposals, supported by not solid enough epistemological paths and which have added so nothing to its contents, which upon careful exegesis reveal themselves to be simple onomastic substitutions without real scientific consistency or even based on misunderstandings: mainly Maritime archaeology, Coastal archaeology and, in Italy, Archeologia dei paesaggi (costieri). We discuss these formulations, while stating in summary the essence of the coastal territory and how this has become an object of archaeological interest in Italy since the Renaissance with the institution of Ancient Topography, of whose scientific palimpsest underwater archaeology is a conceptual expansion, even before operational.

La locuzione Archeologia subacquea compendia in sé materie complesse, che hanno per oggetto di studio gli aspetti nautici, le infrastrutture per la navigazione, le produzioni e le installazioni residenziali delle civiltà antiche, specialmente – ma non esclusivamente - localizzati nei territori litoranei, compresi i loro spazi sommersi. Nonostante sia consolidata da molti decenni, l’intestazione archeologia subacquea, scienza nata in Francia ed in Italia, è stata tuttavia nel tempo messa in discussione da proposte definitorie, peraltro sostenute da percorsi epistemologici non sufficientemente solidi e che non hanno aggiunto nulla ai suoi contenuti, che ad un’analisi attenta si rivelano dunque delle semplici sostituzioni onomastiche prive di reale consistenza scientifica o addirittura intessute di equivoci: prevalentemente la Maritime archaeology, la Coastal archaeology e, in Italia, l’Archeologia dei paesaggi (costieri). Si discutono queste formulazioni, precisando nel contempo in sintesi l’essenza del territorio litoraneo e come questo sia divenuto oggetto di interesse archeologico in Italia dal Rinascimento con l’istituzione della Topografia antica, del cui palinsesto scientifico l’archeologia subacquea è un ampliamento concettuale, prima che operativo.

«A rose by any other name». Underwater, maritime and other archaeologies: semantic and methodological issues

enrico felici
2024-01-01

Abstract

The locution Underwater Archaeology summarizes complex subjects, which have as their object of study the nautical aspects, infrastructures for navigation, production and residential installations of ancient civilisations, especially - but not exclusively - located in coastal territories, including their submerged spaces. Despite being consolidated for many decades, the heading Underwater archaeology, a science born in France and Italy, has however over time been questioned by definitional proposals, supported by not solid enough epistemological paths and which have added so nothing to its contents, which upon careful exegesis reveal themselves to be simple onomastic substitutions without real scientific consistency or even based on misunderstandings: mainly Maritime archaeology, Coastal archaeology and, in Italy, Archeologia dei paesaggi (costieri). We discuss these formulations, while stating in summary the essence of the coastal territory and how this has become an object of archaeological interest in Italy since the Renaissance with the institution of Ancient Topography, of whose scientific palimpsest underwater archaeology is a conceptual expansion, even before operational.
2024
La locuzione Archeologia subacquea compendia in sé materie complesse, che hanno per oggetto di studio gli aspetti nautici, le infrastrutture per la navigazione, le produzioni e le installazioni residenziali delle civiltà antiche, specialmente – ma non esclusivamente - localizzati nei territori litoranei, compresi i loro spazi sommersi. Nonostante sia consolidata da molti decenni, l’intestazione archeologia subacquea, scienza nata in Francia ed in Italia, è stata tuttavia nel tempo messa in discussione da proposte definitorie, peraltro sostenute da percorsi epistemologici non sufficientemente solidi e che non hanno aggiunto nulla ai suoi contenuti, che ad un’analisi attenta si rivelano dunque delle semplici sostituzioni onomastiche prive di reale consistenza scientifica o addirittura intessute di equivoci: prevalentemente la Maritime archaeology, la Coastal archaeology e, in Italia, l’Archeologia dei paesaggi (costieri). Si discutono queste formulazioni, precisando nel contempo in sintesi l’essenza del territorio litoraneo e come questo sia divenuto oggetto di interesse archeologico in Italia dal Rinascimento con l’istituzione della Topografia antica, del cui palinsesto scientifico l’archeologia subacquea è un ampliamento concettuale, prima che operativo.
Underwater archaeology, Maritime archaeology, Coastal archaeology, Archeologia dei paesaggi costieri, Coastal and Underwater Ancient Topography
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/598829
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