Il contributo prende in esame quella parte della produzione storiografica di Nicolò Mineo specificamente dedicata agli autori italiani del Settecento e al pensiero illuminista, per mostrare quanto essa si ponga come cartina di tornasole di una più ampia concezione del «mestiere» dello storico della letteratura e di un’idea della critica che non può prescindere, soprattutto nelle epoche di crisi, da un approccio “sociale”, e quindi storico, al fatto letterario. La necessità di un ritorno alla storicizzazione della letteratura esclude, nella considerazione dello studioso, il ritorno allo storicismo classico; piuttosto, richiama l’urgenza del ritorno a una visione che si prefigga la «costruzione» del senso a partire da «un’istanza di globalità e totalità».
NICOLÒ MINEO STORIOGRAFO DEL SETTECENTO LETTERARIO ITALIANO
Rosario Castelli
2024-01-01
Abstract
Il contributo prende in esame quella parte della produzione storiografica di Nicolò Mineo specificamente dedicata agli autori italiani del Settecento e al pensiero illuminista, per mostrare quanto essa si ponga come cartina di tornasole di una più ampia concezione del «mestiere» dello storico della letteratura e di un’idea della critica che non può prescindere, soprattutto nelle epoche di crisi, da un approccio “sociale”, e quindi storico, al fatto letterario. La necessità di un ritorno alla storicizzazione della letteratura esclude, nella considerazione dello studioso, il ritorno allo storicismo classico; piuttosto, richiama l’urgenza del ritorno a una visione che si prefigga la «costruzione» del senso a partire da «un’istanza di globalità e totalità».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.