Albert Camus è uno degli gnostici più sottili ma anche più evidenti del XX secolo. A partire dal titolo del suo libro fondamentale, lo Straniero, ogni idea, pagina, affermazione programmatica, diventa una metafora del sentimento di profonda estraneità e distanza che lo gnostico nutre verso un mondo il quale «tel qu’il est fait, n’est pas supportable; così come è fatto, non è sopportabile» (Caligula). I romanzi e i drammi di Camus costituiscono una magnifica traduzione del sentimento antico e potente del tragico: la colpa e la nostalgia di una luce che una caduta, la chute, ha reso irraggiungibile.
Il disincanto gnostico di Camus
Alberto Giovanni BIUSO
2024-01-01
Abstract
Albert Camus è uno degli gnostici più sottili ma anche più evidenti del XX secolo. A partire dal titolo del suo libro fondamentale, lo Straniero, ogni idea, pagina, affermazione programmatica, diventa una metafora del sentimento di profonda estraneità e distanza che lo gnostico nutre verso un mondo il quale «tel qu’il est fait, n’est pas supportable; così come è fatto, non è sopportabile» (Caligula). I romanzi e i drammi di Camus costituiscono una magnifica traduzione del sentimento antico e potente del tragico: la colpa e la nostalgia di una luce che una caduta, la chute, ha reso irraggiungibile.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.