Il consumo di ayahuasca per fini cultuali: il Santo Daime tra ordine pubblico sanitario e libertà religiosa

The article is inspired by the arguments contained in judgement no. 9897 of 2023 of the Council of State, which rejected the appeal against the inclusion of ayahuasca in the table of psychotropic substances. This narcotic is used in small quantities in the celebrations of the Churches of Daime, so the issue gains importance in identifying the conditions for the exercise of religious freedom and, in particular, freedom of worship. Since article 19 of the Constitution expressly refers only to good customs in religious rites as a limit to religious freedom, the paper will recognize, in the light of doctrine and courts’ judgements, some interpretative parameters aimed at promoting the balance between freedom of worship, right to health, the autonomy of the religious denomination in establishing liturgical principles and norms, the self- determination of individuals.

L’articolo prende spunto dalle motivazioni contenute nella sentenza del Consiglio di Stato n. 9897 del 2023, con cui è stato rigettato definitivamente il ricorso contro l’inclusione dell’ayahuasca nella tabella delle sostanze psicotrope. Dal momento che questo allucinogeno è utilizzato in piccole dosi nelle celebrazioni delle Chiese del Santo Daime, la questione assume importanza al fine di individuare le condizioni e i limiti della libertà religiosa e, in particolare, la libertà di culto. Inoltre, poiché l’art. 19 Cost. si riferisce espressamente al rispetto del buon costume nei riti quale unico vincolo alla libertà religiosa, il contributo proverà a tracciare, alla luce della dottrina e della giurisprudenza, alcuni parametri interpretativi volti a promuovere il bilanciamento tra la libertà di culto, il diritto alla salute, l’autonomia confessionale in materia liturgica, l’autodeterminazione degli individui.