L’articolo analizza la nuova disciplina italiana strumentale all’esecuzione delle sentenze della Corte EDU che abbiano accertato violazioni della Convenzione ad opera dei giudicati civili. L’Autore evidenzia le molteplici criticità che la disposizione principale in materia (l’art. 391 quater c.p.c.) prospetta all’interprete, anche alla luce della norma di delega che ne ha indotto la creazione promuovendo anzitutto una nuova figura di revocazione dei giudicati civili, cui fanno da corollario nuove disposizioni sistematiche di contorno del codice civile e delle leggi speciali.

LA REVOCAZIONE DEI GIUDICATI CIVILI PER CONTRARIETÀ ALLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO

Giovanni Raiti
2024-01-01

Abstract

L’articolo analizza la nuova disciplina italiana strumentale all’esecuzione delle sentenze della Corte EDU che abbiano accertato violazioni della Convenzione ad opera dei giudicati civili. L’Autore evidenzia le molteplici criticità che la disposizione principale in materia (l’art. 391 quater c.p.c.) prospetta all’interprete, anche alla luce della norma di delega che ne ha indotto la creazione promuovendo anzitutto una nuova figura di revocazione dei giudicati civili, cui fanno da corollario nuove disposizioni sistematiche di contorno del codice civile e delle leggi speciali.
2024
CEDU, giudicato civile nazionale, contrarietà, revocazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/608810
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