Il saggio problematizza la prospettiva spaziale e relazionale nell’analisi dei processi migratori. L’intento – attraverso un approccio di “sociologia spazialista” – è sottolineare una parziale de-nazionalizzazione dei diritti e una maggiore rilevanza assunta dalle società e dai governi locali nella determinazione del benessere collettivo, con specifico riferimento agli stranieri immigrati in Italia. L’interazione fra la dimensione sociale e quella spaziale implica che ciascuna prenda forma in base a dinamiche che le sono proprie, anche se dalla loro intersezione possono svilupparsi conoscenze importanti sul modo di ‘usare’ la città da parte delle popolazioni immigrate. Un uso determinato dal valore qualitativo dello spazio fisico e dalle esigenze socio-economiche e culturali sui quali incidono stranieri e autoctoni. Dunque, un processo di ‘territorializzazione multiculturale’ inteso come un complesso di relazioni tra soggetti appartenenti a entità collettive differenti e ambienti in cui agiscono. Mobilità internazionale, concentrazione residenziale di gruppi etnici, modalità di organizzazione collettiva e di interazione sociale diventano ‘concetti-chiave’ nella riflessione che lega pratiche sociali di cittadinanza, capitale socio-territoriale e spazi urbani.
Città, immigrati e forme dello spazio relazionale
Carlo Colloca
2024-01-01
Abstract
Il saggio problematizza la prospettiva spaziale e relazionale nell’analisi dei processi migratori. L’intento – attraverso un approccio di “sociologia spazialista” – è sottolineare una parziale de-nazionalizzazione dei diritti e una maggiore rilevanza assunta dalle società e dai governi locali nella determinazione del benessere collettivo, con specifico riferimento agli stranieri immigrati in Italia. L’interazione fra la dimensione sociale e quella spaziale implica che ciascuna prenda forma in base a dinamiche che le sono proprie, anche se dalla loro intersezione possono svilupparsi conoscenze importanti sul modo di ‘usare’ la città da parte delle popolazioni immigrate. Un uso determinato dal valore qualitativo dello spazio fisico e dalle esigenze socio-economiche e culturali sui quali incidono stranieri e autoctoni. Dunque, un processo di ‘territorializzazione multiculturale’ inteso come un complesso di relazioni tra soggetti appartenenti a entità collettive differenti e ambienti in cui agiscono. Mobilità internazionale, concentrazione residenziale di gruppi etnici, modalità di organizzazione collettiva e di interazione sociale diventano ‘concetti-chiave’ nella riflessione che lega pratiche sociali di cittadinanza, capitale socio-territoriale e spazi urbani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.