L’ambito nel quale il tema della trasparenza “digitale” degli ETS presenta implicazioni sistematiche maggiormente rilevanti sul piano civilistico appare senz’altro quello della gestione informatica dei dati personali e dei temi connessi alla privacy: tutte le organizzazioni non profit, infatti, sono tenute ad ottemperare agli obblighi privacy scaturenti dal Reg. UE n. 679/2016 (c.d. GDPR) in quanto “titolari del trattamento”, se svolgono anche una sola delle operazioni che concretano un trattamento di dati personali, decidendo la finalità e le modalità del trattamento stesso. Le riflessioni sulla relazione tra digitalizzazione, protezione dei dati e terzo settore volgono altresì lo sguardo al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), non solo in quanto registro (per l’appunto) telematico, ma anche perché esso – finalizzato ad assicurare principalmente la piena trasparenza degli ETS, da un lato e l’acquisto della qualifica di ETS, dall’altro – solleva un duplice ordine di questioni relative, rispettivamente, all’operatività o meno del GDPR per il trattamento dei dati degli enti raccolti nel RUNTS e alla configurabilità dell’iscrizione nel Registro come pubblicità costitutiva sia della qualifica di ETS sia dell’acquisto della personalità giuridica.
Digitalizzazione, protezione dei dati e terzo settore
Amore G.
2022-01-01
Abstract
L’ambito nel quale il tema della trasparenza “digitale” degli ETS presenta implicazioni sistematiche maggiormente rilevanti sul piano civilistico appare senz’altro quello della gestione informatica dei dati personali e dei temi connessi alla privacy: tutte le organizzazioni non profit, infatti, sono tenute ad ottemperare agli obblighi privacy scaturenti dal Reg. UE n. 679/2016 (c.d. GDPR) in quanto “titolari del trattamento”, se svolgono anche una sola delle operazioni che concretano un trattamento di dati personali, decidendo la finalità e le modalità del trattamento stesso. Le riflessioni sulla relazione tra digitalizzazione, protezione dei dati e terzo settore volgono altresì lo sguardo al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), non solo in quanto registro (per l’appunto) telematico, ma anche perché esso – finalizzato ad assicurare principalmente la piena trasparenza degli ETS, da un lato e l’acquisto della qualifica di ETS, dall’altro – solleva un duplice ordine di questioni relative, rispettivamente, all’operatività o meno del GDPR per il trattamento dei dati degli enti raccolti nel RUNTS e alla configurabilità dell’iscrizione nel Registro come pubblicità costitutiva sia della qualifica di ETS sia dell’acquisto della personalità giuridica.File | Dimensione | Formato | |
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