Accordi sull’uso dell’acqua, cooperazione, politiche e conflitti: i contratti di fiume in italia e il ruolo del geomediatore

The paper aims to explore the concept of river contract as a tool for participatory management of water resources, analyzing in this context the key role of conservation and management of their naturalness. The main objective of the research is to understand how river contracting can facilitate the conservation, enhancement and transmission of cultural heritage while promoting the sustainable development of local communities. The methodology is based on a review of the available literature on the river contract concept, its role in cultural heritage enhancement, and the need for the geo-mediation phase as an important moment of shared and participatory planning. The results of the research, in addition to highlighting regional differences in the application of River Contracts in Italy, indicate that the river contract although not widespread can act as a catalyst for the management and enhancement of cultural heritage, actively involving local communities in the conservation of their territories. The implications of the research may be useful for scholars, practitioners and institutions interested in the conservation and enhancement of water resources through the implementation of planning strategies by identifying the figure of the geomediator as a facilitator of performative processes.

Il contributo si propone di esplorare il concetto di contratto di fiume come strumento per la gestione partecipata delle risorse idriche, analizzando in questo contesto il ruolo chiave della conservazione e gestione della loro naturalità. L’obiettivo principale della ricerca è quello di comprendere come il contratto di fiume possa facilitare la conservazione, la valorizzazione e la trasmissione del patrimonio culturale, promuovendo allo stesso tempo lo sviluppo sostenibile delle comunità locali. La metodologia si basa su una revisione della letteratura disponibile sul concetto di contratto di fiume, il suo ruolo nella valorizzazione del patrimonio culturale e la necessità della fase di geomediazione come momento importante della pianificazione condivisa e partecipata. I risultati della ricerca, oltre a evidenziare delle differenze regionali nell’ambito di applicazione dei Contratti di Fiume in Italia, indicano che il CdF, anche se non molto diffuso, può agire come catalizzatore per la gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, coinvolgendo attivamente le comunità locali nella conservazione dei loro territori. Le implicazioni della ricerca possono essere utili per gli studiosi, i professionisti e le istituzioni interessate alla conservazione e alla valorizzazione delle risorse idriche, attraverso l’implementazione di strategie di pianificazione che vedono nella figura del geomediatore un facilitatore dei processi performativi.