Novelle/cornice: le proporzioni invertite nel Cinquecento. Il caso dei «Trattenimenti» di Scipione Bargagli

Having briefly recalled the question of the relationship between novella and frame, in relation to the genre system, the case of Scipione Bargagli's «Trattenimenti» is examined, a significant example, for the second half of the 16th century, of the reversal of the proportions between novella and frame. Corresponding to the quantitative and qualitative reduction of the novelle is the macroscopic enlargement of the "cornice", its becoming the centre and substance of the work, with the representation of the Sienese “veglie”, with respect to which the novella exercises an ancillary function. The inverted proportions can also be seen in the almost total withdrawal of the narrative delegation entrusted to the voice of the novelists and in the author's re-appropriation of a central function, with the aim, through the re-proposition of the custom of the Sienese “veglie”, of reaffirming an illustrious municipal cultural identity that was threatened by historical events.

Richiamata sinteticamente la questione del rapporto tra novella e cornice, in relazione al sistema dei generi, viene esaminato il caso dei Trattenimenti di Scipione Bargagli, esempio significativo, per il secondo Cinquecento, del rovesciamento delle proporzioni tra novelle e cornice. Alla riduzione quantitativa e qualitativa delle novelle corrisponde l’ampliarsi macroscopico della “cornice”, il suo divenire centro e sostanza dell’opera, con la rappresentazione dei giuochi delle veglie senesi, rispetto a cui il novellare esercita una funzione ancillare. Le proporzioni invertite si ravvisano anche nel pressoché totale ritiro della delega narrativa affidata alla voce dei novellatori e nella riappropriazione autoriale di una funzione centrale, con lo scopo, tramite la riproposizione dell’usanza delle veglie senesi, di riaffermare un’illustre identità culturale municipale minacciata dagli eventi storici.